25 aprile, Di Battista scatenato contro La Russa e il Partito Democratico: “Hanno in comune…”

Come ogni settimana, l’ex esponente del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista è stato ospite nella trasmissione “Di Martedì” su La7 di Giovanni Floris. E come al solito non ha avuto “peli sulla lingua” per dire la sua sui principali temi di attualità politica. Analizziamo un attimo il suo intervento e poi ve lo facciamo ascoltare.

“Oggi penso sia anche un dovere mostrare l’ipocrisia della seconda carica dello Stato che evidentemente avrà ragionato insieme al suo entourage ‘come sfanghare il 25 aprile’ andando a Praga a mettere dei fiori” apre Di Battista riferendosi al fatto che il 25 aprile Ignazio La Russa è andato a Praga per lasciare un mazzo di fiori sul monumento dedicato a Jan Palach, lo studente cecoslovacco che nel 1969 si diede fuoco proprio in quella piazza per protestare contro l’occupazione sovietica dell’allora Cecoslovacchia.

“L’Italia in questi ultimi due anni, sia per responsabilità di Draghi che della stessa Meloni, è diventata un protettorato e io mi aspetto una critica a La Russa per quella guerra in Libia nel 2011, che non ha fatto altro che peggiorare l’immigrazione clandestina in Italia” sostiene Di Battista.

“Oggi ci sono delle ingerenze intollerabili da parte nord-americana in Europa e in Italia. Questo governo è ipocrita, perché non è fascista, ma “thatcheriano e reaganiano”. Uno dovrebbe contrastare le politiche di Reagan e Thatcher che oggi rappresentano maggiormente questo governo e che non possono, banalmente, essere contrastate adeguatamente da parte di un Partito Democratico che è thatcheriano e reaganiano tanto quanto Fratelli d’Italia” conclude Di Battista nel suo intervento.

Qui sotto vi riproponiamo il video completo delle sue parole:

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