Durante l’ultima puntata di Otto e mezzo di Lilli Gruber c’è stato un acceso botta e risposta fra Andrea Scanzi e Italo Bocchino. Da Bibbiano al Covid sono botte da orbi. “Bisogna distinguere tra reati e fatti moralmente ed eticamente discutibili”, afferma l’ex parlamentare, oggi direttore del Secolo d’Italia, parlando dell’assoluzione dello psicoterapeuta Claudio Foti. “Mi ha fatto sorridere sentire Bocchino fare questa distinzione sul fatto che alcune cose non sono reati ma possono essere discutibili dal punto di vista etico”, ribatte il giornalista del Fatto quotidiano, “lui però non utilizza le stesse parole quando si riferisce a esponenti del centrodestra, le sue parole riguardano solo persone che stanno dall’altra parte” dice.
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“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
I due si scontrano anche sul giudizio della gestione della pandemia da parte dell’allora premier Giuseppe Conte e del suo ministro Roberto Speranza, le cui posizioni sono state archiviate nell’inchiesta della procura di Bergamo sul Covid. Bocchino spiega che è condivisibile la decisione dei giudici, tuttavia ricorda che il governo di allora per prendere le sue decisioni si è affidato esclusivamente agli scienziati, delegando ambiti che sarebbero dovuti essere appannaggio della politica.
Scanzi è contrario e dà ragione a Conte su tutta la linea e la butta in politica: “Sarei stato terrorizzato se fossimo stati gestiti da Giorgia Meloni e Matteo Salvini” durante il Covid, attacca il giornalista, “o se fossimo gestiti in futuro da loro” in caso di un’altra emergenza sanitaria. “Scenario” che provoca la stoccata di Bocchino: “Con Meloni non avresti fatto il vaccino come lo hai fatto…”. “Vergognati! Non puoi dire certe cose!”, ha detto l’ex parlamentare di centrodestra in riferimento alle polemiche sulla vaccinazione da “caregiver” del giornalista. “L’ho fatto amico mio rispettando le regole, io non nulla da vergognarmi”, ribatte Scanzi.
Ecco il video del litigio: