La notizia del giorno riguarda la morte di Silvio Berlusconi, avvenuta intorno alle 9.30. Ricoverato da venerdì scorso per accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva da tempo, i suoi valori non sono migliorati. All’ospedale San Raffaele di Milano sono arrivati a stretto giro, questa mattina, il fratello Paolo e i figli Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio Berlusconi. La situazione sarebbe precipitata nelle ultime ore. Tantissimi i messaggi di cordoglio del mondo politico (e non solo) italiano e internazionale. “Era soprattutto un combattente”, le parole di Giorgia Meloni.
Un mazzo di fiori blu è stato lasciato questa mattina sulla cancellata dell’ospedale San Raffaele di Milano, dove è morto Silvio Berlusconi. “È il minimo che oggi si possa fare per rendere omaggio a una figura così carismatica e importante”, ha detto il ragazzo che ha portato il bouquet in via Olgettina 60, tra il viavai di giornalisti e curiosi. Il presidente di Forza Italia “è un esempio – ha aggiunto -, mi ha influenzato fin da quando ero bambino”.
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La salma del leader di Forza Italia dovrebbe essere portata ad Arcore già oggi in giornata. Si va verso funerali di Stato nel Duomo di Milano per Silvio Berlusconi. Dopo la camera ardente privata ad Arcore, domani la salma di Silvio Berlusconi sarà portata a Mediaset per consentire un saluto pubblico. Per mercoledì 14 giugno sono invece previsti i funerali di stato nel Duomo di Milano.
Nel bene e nel male, è un pezzo di storia dell’Italia che se ne va. Berlusconi se ne va a 86 anni dopo una vita da protagonista, sia in politica che sulla scena imprenditoriale del nostro Paese. Nell’ultimo cinquantennio non c’è stato un giorno in cui il suo nome non sia stato evocato, in tv, sui giornali, in Parlamento, nei bar, allo stadio; “il Berlusca” ha spaccato l’opinione pubblica come una mela. Impresario edile, tycoon televisivo, presidente del Milan e poi del Monza, fondatore di un partito chiamato Forza Italia, tre volte premier, imputato in processi clamorosi. Tutto in lui è stato eccessivo, figlio di una dismisura. A un certo punto la sua popolarità è stata tale da essere identificato, nel mondo, con l’italiano tout court.