È successa una cosa inaccettabile in Parlamento. Come ben ricorderete, i deputati del M5S, qualche settimana fa, avevano occupato giustamente la giunta per le elezioni. L’obiettivo era fermare Forza Italia che voleva sovvertire l’esito delle elezioni assegnando un seggio a un altro deputato dopo il voto delle politiche. Ebbene, oggi c’è stata la decisione sui deputati coinvolti nella protesta del M5S. Vediamo chi è stato sanzionato e perché.
Su Facebook il M5S ha postato un grande intervento del capogruppo Francesco Silvestri corredato da questo testo: “Provano a intimidirci, a silenziarci, ma non ci riusciranno! Continueremo a farci sentire in ogni sede, sia dentro che fuori dal Parlamento. E se ci butteranno fuori tutti, la piazza di sabato 17 giugno lo ha dimostrato, noi non saremo soli!” si legge.
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Ma chi sono i deputati “incriminati”? Si tratta di Gaetano Amato, Valentina Barzotti, Dario Carotenuto, Leonardo Donno, Antonino Iaria, Emma Pavanelli ed Elisa Scutellà. Tutti sanzionati dall’ufficio di presidenza della Camera per la protesta politica fatta alcuni giorni fa contro il vergognoso tentativo della maggioranza di sovvertire l’esito delle elezioni e far entrare alla Camera il rampollo di una nota dinastia politica calabrese, sconfitto dalla 5 Stelle Anna Laura Orrico.
Le sanzioni sono del tutto sproporzionate rispetto ai fatti realmente accaduti e rispetto a tanti precedenti. In passato comportamenti veramente violenti di esponenti di altre forze politiche sono stati sanzionati in modo molto più lieve. Noi abbiamo fatto una protesta pacifica – scrive l’M5S, occupando le aule in cui volevano riunire la giunta per combinare il misfatto. Non abbiamo impedito l’accesso a nessuno.
L'arroganza istituzionale della maggioranza
Inoltre, il provvedimento è stato adottato in maniera del tutto arbitraria, colpendo persone che non avevano fatto ciò di cui sono accusati. Infine, fatto altrettanto grave, ne abbiamo avuto notizia in aula non dalla presidenza ma leggendo le agenzie di stampa, un fatto molto grave sul piano istituzionale.
“Stiamo portando avanti, in totale solitudine, una battaglia a difesa della democrazia e del diritto di voto di tutti i cittadini italiani. È chiaro che dietro queste sanzioni ci sia una scelta politica, un attacco ad una forza politica, il MoVimento 5 Stelle, che sta svelando un gioco sporco in atto nel segreto delle stanze della Camera dei Deputati, ad opera di una maggioranza che palesa sempre di più la sua arroganza istituzionale” conclude M5S nel comunicato.