Salvini la spara grossa: “Aumentare limiti di velocità oltre i 130 km/h”. Ma dopo l’incidente degli youtuber…

In questi giorni non si parla d’altro che del drammatico incidente che ha coinvolto i TheBorderline. Il noto gruppo di youtuber ha ucciso un bambino di 5 anni dopo un incidente con una Lamborghini che guidavano per realizzare uno dei loro video virali. Una tragedia che ha scosso l’Italia intera e su cui stanno indagando le forze dell’ordine per capire la dinamica dei fatti. Negli stessi giorni, però, arrivano delle parole un po’ fuori luogo da parte del ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Ecco cosa ha detto.

Quando si dice “tempismo perfetto”. O quasi. Matteo Salvini strizza l’occhio al mondo degli amanti della velocità in auto. Proprio oggi che l’Italia piange Manuel, il bimbo di 5 anni morto nell’incidente con i TheBorderline. Nel Paese che nel 2022 ha avuto 1.489 morti sulla strada, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dice di essere “convinto che su alcune tratte italiane a tasso di incidentalità prossimo allo zero, in alcuni orari, laddove ci sono tre, quattro o addirittura cinque corsie un superamento controllato degli attuali 130 chilometri orari come negli altri Paesi europei possa essere preso in considerazione” ha spiegato il leader della Lega intervistato da Radio 24.

Poi l’annuncio di inasprimenti delle regole attuali del codice della strada: “Intanto quel che porto prevede il ritiro definitivo della patente per i recidivi che creano danni guidando ubriachi e sanzioni più severe per guida con il telefonino”. Ma anche “Per i neo patentati l’impossibilità di guidare per i tre anni auto di grossa cilindrata”. Qui c’è il riferimento ai giovani youtuber protagonisti della tragedia della settimana scorsa a Roma.

“Quei cinque che in Lamborghini hanno tolto la vita a un bimbo devono essere perseguiti per quello che la norma prevede – ha precisato Salvini ai microfoni di Radio 24 però non occorre linciare preventivamente gli youtuber e quelli che usano i social. Usare i social in macchina per fare i cretini va sanzionato con le norme che ci sono”. Secondo il vicepremier “l’importante non criminalizzare gli youtuber e gli influencer a prescindere”, ci sono anche, ha detto, “messaggi di educazione stradale” ha concluso.

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