MES, Peter Gomez avverte: “Occhio, perché dopo l’estate il governo…” ecco cosa ha detto – VIDEO

Del Meccanismo Europeo di Stabilità ne abbiamo parlato ampiamente anche all’interno dei nostri articoli. Non era ancora il Mes, ma il 5 agosto 2011 il governo Berlusconi ricevette una lettera dal neogovernatore della Bce Draghi, cofirmata dal suo predecessore Trichet, in cui si prescrivevano un insieme di misure per ‘risanare’ le finanze pubbliche italiane. In questa lettera, si affermava: “Vista la gravità dell’attuale situazione sui mercati finanziari, consideriamo cruciale che tutte le azioni elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese il prima possibile per decreto legge, seguito da ratifica parlamentare entro la fine di settembre 2011. Sarebbe appropriata anche una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio”.

Da quella lettera nacque il governo Monti, e fu un governo talmente deludente che lo stesso Monti sentì l’esigenza di fare qualche autocritica. Sul Corriere della Sera del 13 novembre 2021 scrisse: “In passato, l’Europa ci chiedeva tutto questo ma, anche spinta dalla Bce, in particolare con la lettera dell’agosto 2011 al governo Berlusconi, ci toglieva l’ossigeno finanziario per rendere più accettabili socialmente le riforme”. Tra le altre cose quella lettera, come evidenziato nel Documento di economia e finanza del 2017 spedito a Bruxelles da Padoan, governo Gentiloni, ci costò 300 miliardi di Pil tra il 2012 e il 2015.

Da noi solo bugie, tanto da ignorare che il famoso Mes sanitario poteva essere utilizzato solo per le spese relative al Covid-19 e non per fare ospedali e trasformare la sanità italiana in un mondo di frutta candita.

Fatto sta che il Mes è un istituto super “sputtanato”, scrive oggi il Fatto Quotidiano, sponsorizzato solo dalle burocrazie europee e dei Paesi del Nord Europa. A dire la sua su questo argomento anche Peter Gomez, direttore de IlFattoQuotidiano.it: “Ogni partito tira l’acqua al suo mulino, sul MES semplicemente Fratelli d’Italia non voleva passare come quella che diceva di sì, dopo ciò che aveva detto in campagna elettorale” E aggiunge: “Occhio, perché dopo l’estate la maggioranza avrà mesi di campagna elettorale in vista delle europee e molto di ciò che succederà dipenderà da ciò che faranno sul MES” ha detto.

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