Bufera Rai, sentite cosa hanno detto i telecronisti ai mondiali di nuoto!

Si è scatenata una vera e propria bufera attorno a due telecronisti della Rai mentre stavano commentando i mondiali di nuoto, che si stanno svolgendo in questi giorni a Fukuoka, in Giappone. In particolare, ci sono stati commenti razzisti e sessisti durante la telecronaca della finale dei Mondiali del trampolino femminile sincronizzato da parte dei telecronisti Leonarduzzi e Mazzucchi, denunciati da parte dei telespettatori alla tv pubblica, che si sta già occupando del caso.

Tra le espressioni dei telecronisti portate all’attenzione di Viale Mazzini: “fuma bene, fuma sano, fuma pakistano”. E ancora alcuni dibattiti tra i due: “Le olandesi sono grosse”.

“Come la nostra Vittorioso”. “Eh”. “Eh grande eh”. “Ma tanto a letto sono tutte alte uguali”. Inoltre: “Questa si chiama Harper, è una suonatrice d’arpa. Come si suona l’arpa? La si…” “La si tocca?”. “La si pizzica”. “Si la do”. “È questo il vantaggio, gli uomini devono studiare sette note, le donne sono soltanto tre”. “Io sapevo che continuava. Si La Do. Sol Sol Fa”.

La Rai ha avviato una procedura di contestazione disciplinare nei confronti del giornalista di Rai Sport Leonarduzzi e tutti i provvedimenti necessari per il collaboratore tecnico Mazzucchi. “Un giornalista del Servizio Pubblico non può giustificarsi relegando ad una ‘battuta da bar’ quanto andato in onda – afferma l’Ad Roberto Sergio -. Ho dato mandato agli uffici preposti di avviare la procedura di contestazione disciplinare e ho chiesto al direttore di Rai Sport Iacopo Volpi che faccia rientrare dal Giappone immediatamente il telecronista e il commentatore tecnico”.

Tra i commenti portati all’attenzione dell’azienda anche un altro che riprende stereotipi sulle pronunce cinesi, documentato anche con un video su Twitter. “Liccaldo, i cinesi direbbero Liccaldo” si sente dire ai telecronisti in relazione al nome dell’atleta italiano Riccardo Giovannini. Lorenzo Leonarduzzi era finito nella bufera anche nel 2020, quando, nel corso di una gara di rally, stava commentando il secondo posto del pilota estone Ott Tanak. “Mi hanno detto una battutaccia, mi vogliono far vincere cento euro se la dico – disse -. Donna nanak, tutta Tanak”. L’uscita spinse alle scuse l’allora direttore di Rai Sport, Auro Bulbarelli, e all’apertura di un’istruttoria che si concluse con la sospensione.

Il precedente del telecronista Rai e gli auguri a Hitler

Non è la prima volta che questo pseudo-giornalista ci casca. Nel 2018, un episodio ancora più grave è avvenuto fuori dagli schermi Rai. Il 20 aprile, in occasione del 129° anniversario dalla nascita di Adolf Hitler, Leonarduzzi aveva scritto su Facebook: “Alles Gute zum Geburtstag”, ovvero “Buon compleanno” in tedesco. Così aveva commentato la Rai dopo le inevitabili polemiche: “Non può essere certo un post su un social network a mettere in discussione il ruolo svolto quotidianamente dal servizio pubblico nel contrasto all’apologia del nazifascismo e nella trasmissione dei valori connessi alla Memoria e contro ogni forma di discriminazione e odio”.

Dopo alcune ore dalla telecronaca, Leonarduzzi ha deciso di chiedere scusa fornendo la sua versione dei fatti: “Prendo le distanze da quanto è stato riportato dall’ascoltatore sulla Pec spedita alla Rai. Non si tratta assolutamente di commenti sessisti, ho solo detto una barzelletta da bar sul “Si la do” al mio commentatore durante la pausa del tg, che non poteva sentirsi dal nostro microfono, ma a mia insaputa il microfono di RaiPlay non è stato chiuso e io avevo buttato giù la cuffia perché dopo ore di diretta c’era il tg. Chiedere scusa? Sì, ma solo ai telespettatori che hanno sentito la barzelletta a causa di un errore tecnico – prosegue -. Prendo le distanze da quanto accaduto e dalle accuse di sessismo. Sul fatto che ho detto della corporatura grande delle atlete olandesi, lo faccio anche per gli uomini quando hanno un fisico grosso e ben strutturato. Quindi si sta montando un polverone, un caso dal quale prendo le distanze” ha detto.

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