In queste ore Giorgia Meloni è in visita negli Stati Uniti per una missione di due giorni che oggi l’ha vista impegnata prima al Congresso e poi alla Casa Bianca, dove ha avuto un faccia a faccia con il presidente Joe Biden. La presidente del Consiglio nel pomeriggio ha incontrato al Congresso i leader dei gruppi politici del Senato e della Camera dei Rappresentanti, poi ha tenuto una dichiarazione congiunta alla stampa con lo speaker della Camera Kevin McCarthy. Meloni ha sottolineato “l’incredibile legame esistente tra Italia e Stati Uniti, un legame che si è ancora approfondito dopo la crisi ucraina”. Poi ha aggiunto: “Molte cose stanno cambiando intorno a noi ma c’è qualcosa che alcuni non si aspettavano e cioè che l’Occidente è unito e vuole difendere il mondo basato sulle regole. Senza un mondo basato sulle leggi internazionali vivremmo in un caos nel quale chi è militarmente più forte può invadere il vicino e questo non è il mondo nel quale vogliamo vivere: vogliamo vivere in un mondo che rispetti sovranità e libertà”.
La premier si è poi spostata alla Casa Bianca e durante l’incontro con Biden ha detto: “Le nostre relazioni sono storicamente forti, superano i governi e restano solide indipendentemente dal colore politico”. Poi ha sottolineato ancora che “tutti insieme abbiamo deciso di difendere la legge internazionale e sono orgogliosa che l’Italia fin dall’inizio abbia fatto la sua parte, lo abbiamo fatto perché supportare l’Ucraina significa difendere l’esistenza pacifica delle persone ovunque nel mondo. A differenza di quanto qualcuno pensa la resistenza Ucraina allontana una guerra mondiale, non la avvicina. Chi crede nella pace deve supportare l’Ucraina”. Domani Meloni sarà invece al Cimitero di Arlington (alle 10.10 ora locale, le 16 in Italia) dove assisterà alla cerimonia del cambio della guardia e farà un omaggio alla tomba del Milite ignoto.
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Nel corso della sua visita istituzionale, però, la presidente del Consiglio è stata protagonista di una gaffe con il leader della maggioranza democratica Chuck Schumer. Durante un saluto con i giornalisti per le tradizionali fotografie di gruppo, Schumer ha chiesto a Meloni se potesse illustrargli il significato dei colori della bandiera italiana, senza ricevere una risposta molto convinta.
Schumer in un momento di pausa si è rivolto a Meloni dicendole: “Mi stavo chiedendo, il rosso, il bianco e il verde nella bandiera italiana significano qualche cosa?” Meloni, che cita spesso l’importanza del tricolore, ha esitato per qualche istante e poi ha risposto vagamente: “Oh, sì. Sì, sì. Sì, è cosi per qualche motivo. È per molte cose, molte molte cose.” La conversazione non è proseguita oltre e l’incontro è poi continuato come previsto dal cerimoniale.
Il tricolore, come riporta esaustivamente anche Il Post, è descritto e codificato nell’articolo 12 della Costituzione: «La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni», ma descriverne in poche parole la storia non è semplice. Le sue origini vengono fatte risalire al decreto emesso a inizio gennaio del 1797 a Reggio Emilia che lo identificava come bandiera della Repubblica Cispadana, soggetta alla Repubblica Francese. In precedenza il tricolore era però già stato utilizzato in altre forme da alcune città. Il blu della bandiera francese fu sostituito con il verde, probabilmente come riferimento alla Guardia civica milanese (il rosso e il bianco erano anche nello stemma comunale di Milano).
Nel 1848 re Carlo Alberto scelse il tricolore come bandiera del regno, inserendovi al centro lo stemma di Casa Savoia, quando dichiarò la Prima guerra d’indipendenza. Quando il 17 marzo 1861 fu proclamato il Regno d’Italia, la bandiera continuò a essere per consuetudine quella della Prima guerra d’indipendenza. Solo nella prima metà del Novecento furono definiti per legge i modelli consentiti della bandiera, ponendo fine a un lungo periodo in cui il tricolore aveva formati diversi.