Sondaggi politici, crescono i primi tre partiti, ma che boom per Conte! Nel centrodestra calano…

Eccoci tornati prepotentemente con i nostri sondaggi di inizio settimana. Ieri sera, come ogni lunedì che si rispetti, sono stati diffusi i nuovi sondaggi SWG durante il TG La7 di Enrico Mentana. Secondo gli ultimi rilevamenti, emerge che, in questi giorni di grande dibattito sul Reddito di Cittadinanza, sono in crescita tutti e tre i partiti maggiori, Fratelli d’Italia (+0,2%), Pd (+0,4%) e Movimento 5 stelle (+0,3%). E anche il quarto partito, la Lega, è in crescita di uno 0,1%. In calo praticamente tutti gli altri, con la sola eccezione di Italia per Paragaone che cresce di uno 0,1%.

La distanza tra Fratelli d’Italia e Partito Democratico, nel sondaggio di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera, registra un balzo in avanti impressionante per la presidente del Consiglio e i suoi, che portano il vantaggio sui dem a oltre dieci punti. Nel resto del centrodestra le cose vanno molto male sia per la Lega che per Forza Italia. Dalle retrovie salgono l’alleanza Verdi e Sinistra, Azione e +Europa. In calo Italia Viva.

Il primo partito è sempre Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Ma in questo caso, la presidente del Consiglio e i suoi registrano un più 1,0% in un mese che vale il 30,4%. In un colpo solo torna sopra ai trenta punti e si allontana la principale opposizione del Paese, quella del Partito Democratico di Elly Schlein. I dem, intanto, perdono lo 0,1% e scendono al 19,3%. Alla leggera flessione negativa del Pd, risponde la leggera flessione positiva del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte: più 0,1% e i grillini tornano al 16,3%. Sono solo tre, ora, i punti di distacco nella battaglia interna alle opposizioni.

Nel resto del centrodestra, però, le cose vanno malissimo: la Lega di Matteo Salvini crolla all’8,4% perdendo lo 0,7% in un mese, mentre Forza Italia di Antonio Tajani sprofonda al 6% perdendo l’1,3% in un mese. È senz’altro il contraccolpo dell’effetto Berlusconi, ma il conto è davvero molto severo per il partito azzurro. Nel frattempo cresce a vista d’occhio l’alleanza Verdi e Sinistra, che supera tutti gli altri partiti più piccoli e si piazza al 4,1%, registrando un boom dello 0,9% in un mese. A seguire c’è Azione di Carlo Calenda, che con un più 0,8% sale al 3,9% e surclassa l’altro partito dell’ex Terzo Polo: Italia Viva di Matteo Renzi, infatti, perde addirittura l’1,1% e crolla al 3,0%. Un altro balzo in avanti impressionante lo registra +Europa, che con un più 1,2% in un mese sale al 2,7%, raddoppiando quasi il suo consenso. Italexit con Paragone perde lo 0,3% e scende all’1,7%, Noi Moderati cresce dello 0,3% all’1,2%, Unione Popolare passa all’1,1% con un meno 0,4%, Democrazia Sovrana e Popolare sale allo 0,8% con un più 0,1%.

Passiamo all’ultima Supermedia Youtrend del 27 luglio, dove emerge una notevole stabilità nel panorama politico italiano. Negli ultimi mesi, infatti, sono stati davvero minimi i cambiamenti nel sostegno ai partiti, con scarse oscillazioni di notevole impatto e pochissime variazioni, da tutte le parti.

Per dare una prospettiva, Fratelli d’Italia continua a mantenersi al vertice, con una percentuale di approvazione che si aggira intorno al 29%. Un elemento degno di nota è come, rispetto al mese precedente, la maggior parte dei partiti abbia avuto variazioni di sostegno statisticamente insignificanti. L’unico movimento di rilievo è stato un leggero spostamento di voti da Forza Italia alla Lega, un fenomeno che si presume essere il risultato di una contrazione naturale di Forza Italia dopo l’impennata di giugno, dovuta alla scomparsa del suo fondatore, Silvio Berlusconi.

Tuttavia, ciò che colpisce maggiormente è la situazione relativa alle coalizioni, ovvero le alleanze che hanno presentato candidati unitariamente nelle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Nonostante alcune fluttuazioni legate a specifici eventi, come la separazione tra Azione e Italia Viva, o la morte di Berlusconi, il grafico che illustra l’evoluzione delle coalizioni nell’ultimo anno evidenzia un’immobilità quasi assoluta dal momento in cui il Governo Meloni è entrato in carica.

Tuttavia, non possiamo ignorare un segnale di preoccupazione per il Partito Democratico, che ha sfiorato la soglia del 20% di consenso. Si tratta di una percentuale di sostegno che il PD non aveva mai raggiunto da quando Elly Schlein aveva vinto le primarie. È innegabile che la leadership di Schlein abbia rinvigorito il bacino elettorale del PD, come dimostra un recente sondaggio di SWG che rileva un alto livello di coesione tra gli elettori del PD.

Gli ultimi dati rilevati da Quorum/YouTrend per SkyTG24 evidenziano che la fiducia generale verso Elly Schlein è piuttosto bassa (22%). Si tratta di un dato significativo perché, di solito, gli indici di fiducia nei leader sono generalmente più alti rispetto alla percentuale di voti intenzionali per i loro partiti. Tuttavia, i dati di Schlein sembrano indicare che la fiducia nei suoi confronti non si estende molto oltre l’attuale elettorato del suo partito.

In una nota a parte, abbiamo il Ministro per il Turismo Daniela Santanchè, che ha recentemente ricevuto un voto favorevole al Senato. Tuttavia, le controversie in cui è stata coinvolta hanno avuto un impatto sulla sua popolarità (-8%), come evidenziato da un recente sondaggio condotto da Noto.

Andiamo a vedere com’è cambiata la situazione in un mese nelle rilevazioni dei vari partiti politici. Come anticipato, l’unica fluttuazione di rilievo in 30 giorni è quella che riguarda Forza Italia, per l’evento che tutti sappiamo, seguita da quella della Lega, che di fatto ha pareggiato lo sbalzo di FI. Per il resto si naviga tra variazioni minime, comprese tra lo 0,1% e il -0,2%.

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