In questi giorni non si fa che parlare del caro carburante e anche Alessandro Di Battista ha deciso di intervenire sul tema. In un video recentemente pubblicato sui social, l’ex esponente del M5S ha detto: “Sul caro carburante, se vi è speculazione, evidentemente è perché non c’è un governo forte e capace di opporsi. Ricordate il famoso video che fece la Meloni il 6 maggio 2019 in cui faceva la simpatica al distributore di benzina e prometteva il taglio delle accise una volta al governo? Non eravamo nella situazione attuale, ma a quanto pare anche questa promessa non l’ha mantenuta una volta arrivata al governo. Il costo del carburante è proibitivo, è sotto gli occhi di tutti. In alcuni casi sono stati ampiamente sfondati i 2,7 € al litro in autostrada. E poi è normale che aumentino anche gli altri prodotti, perché in Italia (anche per colpa degli Agnelli) il trasporto si basa ancora su gomma. Chi ha figli mi capisce: non si riesce nemmeno più a comprare un gelato al mare, per quanto sono aumentati i prezzi.
Mi rivolgo a coloro che sostengono legittimamente il governo Meloni, Tajani, Salvini: io non mi sono mai permesso di generalizzare, non ho mai dato dei fascisti anche perché è una roba stupida perché molte delle persone che hanno votato Meloni magari avevano votato i 5 Stelle o il Pd in passato. Ma quello che sta succedendo è vergognoso: è il 17º giorno consecutivo di aumento della benzina, specialmente a Ferragosto, giorno in cui cittadini si muovono di più. E poi devo sentire il ministro Urso (made in Italy) che cita due Paesi, Francia e Germania, che hanno in primis stipendi più alti e soprattutto che hanno affrontato diversamente il problema del caro prezzi” spiega Di Battista nel suo video.
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
A mettere nel mirino la presidente del Consiglio è stato anche Giuseppe Conte che su Facebook ha parlato del conto di 80 euro saldato in Albania («gesto apprezzabile») e poi ha attaccato parlando di «gesto buono per pavoneggiarti sulle copertine dei rotocalchi, ma di nessuna utilità per dare ossigeno ai conti degli italiani». Per il leader di M5S, infatti, c’è un conto «molto più salato» che chiama in gioco «l’inerzia e la diretta responsabilità» della premier. Il riferimento è al salasso imposto dal caro-benzina, appunto.
«Non parliamo certo di una cena a scappar via, ma di circa 2 miliardi di extragettito accantonati dal tuo Governo tra i giorni più frenetici di partenza e rientro dalle vacanze. Un tesoretto accumulato grazie all’Iva e alle accise sul carburante che, se calcolato da inizio anno, viene stimato intorno ai 4 miliardi di euro», spiega Conte rivolgendosi direttamemte alla Meloni: «Cara Giorgia pensa a questo indegno bottino prelevato dai portafogli degli italiani, alle promesse strillate in campagna elettorale a proposito delle accise sul carburante. Oggi hai l’opportunità per restituire il bottino sottratto indebitamente ai cittadini. E sia chiaro: non provare a trincerarti dietro la necessità di utilizzare questo extragettito per il taglio del cuneo fiscale. Quest’ultima è una misura già prevista, che va resa strutturale, che non può essere finanziata con questa appropriazione indebita fatta sulla pelle dei cittadini. Il tempo stringe, presidente: hai intenzione di fare spallucce e nascondere la testa sotto la torrida sabbia d’agosto oppure intendi fare qualcosa?» si chiede Conte nel suo post.