Luca Sommi contro Salvini e Meloni: “Perché non ne parlano più? Quando erano all’opposizione twittavano…” – VIDEO

Il giornalista e conduttore tv Luca Sommi è intervenuto in diretta a L’aria che tira estate. “Sono i sindaci del PD che fanno ostruzionismo rispetto a un problema complesso o è il governo che si trova una patata bollente che immaginava di risolvere più facilmente?” chiede il conduttore a Luca Sommi. Che risponde: “Per l’Italia la questione dell’immigrazione è una questione annosa, come diceva giustamente Vecchi. Però c’è un problema di retorica e un problema di governo: il problema di retorica è quello che i partiti che sono adesso al governo, quando erano all’opposizione gridavano ai porti chiusi, blocchi navali, finita la pacchia, non arriverà più nessuno. E vincono le elezioni sull’onda di queste promesse, poi quando arrivano al governo la realtà è ben diversa da quello che si diceva in campagna elettorale. Questo è un problema di retorica: ricordiamo che il centrodestra quando era all’opposizione attaccava tutti i giorni. Il ministro Salvini tutti i giorni twittava sui nuovi sbarchi: adesso miracolosamente non twitta più nulla, ma fa molte foto delle vacanze.

Ricordate la surreale conferenza stampa del decreto Cutro? Nel concreto il governo stabilisce che il contributo di accoglienza per i giovani, per i minori, è di 100 € quando tutti i sindaci dicevano che ci volevano più soldi. Poi vanno deserti i bandi di gara che dovrebbero costruire nuovi centri di accoglienza: questo significa non avere una pianificazione né un piano di gestione. Ecco perché si arriva a questi risultati catastrofici. Poi dopo c’è un problema di governo: detto da coloro che avrebbero risolto la situazione una volta andati al governo con la retorica insopportabile utilizzata, era solo un problema di burocrazia o c’è anche un disegno politico preciso se vogliamo anche di penalizzazione di un territorio?” si chiede Sommi in diretta tv.

In Italia quest’anno si registra un numero record di arrivi e sbarchi di migranti: secondo i dati del Ministero dell’Interno diffusi a Ferragosto, sono stati 89.158 rispetto ai 41.435 del periodo 2022, con una variazione percentuale del 115,18%. In tutta Italia dunque si cercano strutture nei comuni per l’accoglienza e Como non fa eccezione. A Sormano sono infatti stati attivati i primi 50 posti per richiedenti protezione internazionale e a Como città sarà riattivato a brevissimo l’immobile Asst di via Cadorna 8.

La Prefettura di Como, vista la necessità di reperire con urgenza in città una struttura temporanea per l’accoglienza di 15 minori stranieri non accompagnati, sta cercando gli operatori per l’affidamento gratuito per i prossimi 11 mesi (con costi di gestione a carico dell’operatore, a cui andrà anche un rimborso massimo di 60 euro al giorno per minore). La selezione delle domande partirà dal 25 agosto prossimo, poi allestimento e accoglienza.

I numeri record degli sbarchi in Italia

In tutto il 2023 il leader della Lega, ministro e vicepremier Salvini che ha fatto dell’immigrazione clandestina un cavallo di battaglia e dei porti chiusi un motto elettorale, ha pubblicato su Twitter solo sei tweet dedicati all’immigrazione. In tutto il 2022 erano stati 123 e nel 2020 addirittura 805. Gli sbarchi aumentano sempre quando le condizioni climatiche e di navigazione sono favorevoli. Però quest’anno i numeri sono particolarmente alti anche per via delle complicate condizioni sociali ed economiche in cui versa la Tunisia.

Non a caso è proprio dalla Tunisia che proviene il maggior numero di imbarcazioni che giunge sulle nostre coste. Dalla Tunisia sono arrivate 54.693 persone, a seguire 30.075 dalla Libia, 4.003 dalla Turchia e 387 dall’Algeria. A fronte dei numeri registrati quest’anno sono davvero esigui gli ingressi di migranti attraverso canali legali quali Reinsediamento, Corridoi umanitari ed Evacuazioni umanitarie. Rispettivamente hanno riguardato 221, 720 e 101 persone, per un totale che arriva a 1.042 persone. Numeri molto limitati anche per quanto riguarda i rimpatri, sebbene in crescita rispetto all’anno scorso. Nel 2022 c’erano stati solo 2mila rimpatri, quest’anno tale cifra è salita a 2.561, in crescita del 28%.

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