Michele Santoro si candida alle Elezioni Europee? Ecco con chi

Per le prossime elezioni Europee, Michele Santoro avrebbe intenzione di presentare una lista per dare «rappresentanza politica a tutti i pacifisti che per ora non ce l’hanno», spiega ad Adriana Logroscino sul Corriere della Sera. Una lista pacifista, magari con un arcobaleno nel simbolo, stando ben attenti a non ripetere il flop dell’omonima aggregazione che vide Verdi, Rifondazione comunista e Pci presentarsi alle Politiche del 2008, quando non superò la soglia del 3%. I dati stavolta sembrano ben più incoraggianti, almeno secondo un recente sondaggio di Swg per TgLa7, come lo stesso Santoro ricorda, puntando soprattutto sulla vasta platea di chi da tempo diserta le urne: «Un risultato possibile tra il 3 e il 5% stimato un mese fa, cioè a lista ancora inesistente, non mi pare affatto male».

Un primo passo della nascente lista potrebbe arrivare già oggi alla Versiliana, a Marina di Pietrasanta, dove è atteso il dibattito tra Santoro, il pacifista Raniero La Valle, l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris e la scrittrice ed editrice Ginevra Bompiani. L’idea sarebbe quella di lanciare un «appello per rendere visibile il popolo del no alle armi. Non la costituzione di un nuovo partito, ma un grido di dolore che a fine settembre potrebbe trovare forme originali per diventare realtà». La struttura è ancora tutta da decidere, ma non è escluso che sia Santoro che de Magistris si possano candidare in prima persona, forti anche dell’esperienza da europarlamentari.

Con non poca voglia di provocare, Santoro spiega al Corriere: «Il nostro è un test. Vediamo quali reazioni determinerà. La guerra in Ucraina ha provocato 500mila vittime, tra morti e feriti. Non basta ancora? Perché nessuno ha in cima alle priorità la pace? Noi sì – dice il giornalista – la pace è il nostro partito preso». Un contenitore in cui potrebbero trovare spazio anche pezzi di M5s, così come di sinistra: «La nostra iniziativa non è contro nessuno, né Schlein né Conte, né Fratoianni. Anzi, io mi aspetto promuova l’apertura di un dialogo: perché escludere che i 5 Stelle, per esempio, siano interessati a fare una lista per la pace alle Europee?».

Insomma, Santoro e de Magistris puntano alle Europee, ma con quali chance? Per il momento “parlare di lista o partito è ancora un’utopia”, ma il giornalista “sogna di tornare a Bruxelles”. Si dovrà scontrare con i numeri. Carlo Buttaroni, fondatore dell’Istituto Tecné, spiega che “a sinistra c’è un eccesso di offerta politica” ambientalista, movimentista, pacifista, anticapitalista, antiatlantista e via dicendo. Insomma, “alla fine, pescano tutti nello stesso bacino elettorale. Per chi arriva al 3% c’è chi scende al 2% o all’1%”. Federico Benini, fondatore di Winpoll, spiega che da dieci anni a questa parte la sinistra-sinistra è colata a picco e oggi ” il Pd della Schlein piace molto anche a chi vota più a sinistra e, quindi, c’è uno spazio sempre più ristretto” da quella parte.

Inoltre, basterà il pacifismo come unico collante? Antonio Noto sa sapere che “un solo tema” non basta a convincere gli elettori, come conferma il fatto che “il partito dei Pensionati non supera mai l’1%. Lo stesso succede ai Verdi, sebbene gli italiani abbiano una maggiore attenzione all’ambiente rispetto che al passato”. Tra i sondaggisti interpellati solo Alessandro Amadori è più ottimista, anche se i numeri restano basi: “Esiste un 2-4% di elettorato che è finito in un’area di non voto o tra i Cinquestelle e che potrebbe essere attratto dal progetto santoriano”.

Le ultime esperienze tv di Michele Santoro

Il 18 maggio 2015 Santoro annunciò la chiusura del programma Servizio pubblico, affermando di volersi dedicare ad altri progetti televisivi. Decise inoltre di non rinnovare il contratto con LA7. Il 18 giugno a Firenze condusse Rosso di sera, ultima puntata di Servizio pubblico, con ospiti, tra gli altri, Maurizio Landini, Gad Lerner, Marco Travaglio, Vauro, Sandro Ruotolo, Franco Battiato, Nicola Piovani, Cristiano De André, J-Ax e Sabrina Ferilli. Il 10 luglio LA7 annunciò che Santoro non sarebbe andato in onda sulla propria emittente nella stagione 2015/2016.

Nel maggio 2016, attraverso la Zerostudio’s, società di cui detiene la maggioranza, acquistò il 7% del Fatto Quotidiano, formando il comitato dei garanti con Peter Gomez, Marco Lillo, Antonio Padellaro e Marco Travaglio. Il 5 ottobre dello stesso anno tornò in Rai con un nuovo programma dal nome Italia, format di sei puntate in prima serata che trattava vari temi della società civile. La prima puntata, dal titolo Tutti ricchi (per una notte), fu vista da una media di 1 771 000 spettatori per uno share dell’8,1%. La quarta e ultima puntata della serie è stata trasmessa il 2 febbraio 2017.

Il 22 e 29 giugno 2017 Santoro condusse su Rai 2 uno speciale in due puntate dal titolo M, un format che mescolava inchiesta storica, teatro e talk show per raccontare alcuni momenti della vita di Adolf Hitler; il programma tornò su Rai 3 per 4 puntate il giovedì dall’11 gennaio al 1º febbraio 2018. Il 20 luglio dello stesso anno Santoro annunciò la fine della cooperazione con il Fatto Quotidiano per diversità di vedute, oltre alla vendita delle azioni del quotidiano detenute dalla Zerostudio’s. Santoro aveva già espresso critiche alla linea editoriale del giornale in un’intervista a Il Foglio nel 2016. Contestualmente alla vendita, Santoro si dimise dal comitato dei garanti del quotidiano.

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