Non c’è pace per i percettori del Reddito di Cittadinanza. Secondo quanto riportato da molti cittadini, è arrivato un nuovo sms dall’INPS che conferma lo stop al sussidio per altri 33mila percettori. Il messaggio, che arriva via sms o email, avverte che ad agosto il nucleo ha fruito della settima mensilità del supporto, l’ultima prima dello stop. In tutto le famiglie interessate dalla sospensione da fine luglio alla fine dell’anno saranno 229.080. Si tratta di nuclei senza minori, disabili o over 60. Da settembre le persone con i requisiti necessari potranno presentare la domanda per il Supporto per la formazione e il lavoro, come riporta oggi Sky TG 24.
Sono circa 33mila le famiglie che stanno ricevendo in queste ore la comunicazione dell’Inps che le informa della sospensione del Reddito di cittadinanza. In particolare il messaggio, che arriva via sms o email, avverte che ad agosto il nucleo ha fruito della settima mensilità del supporto, l’ultima prima dello stop. Si tratta di famiglie che, in base alle nuove regole, non hanno più diritto al beneficio perché senza componenti disabili, over 60 o minorenni. Altri messaggi simili erano già partiti il mese scorso. L’Inps ha ricordato che i destinatari di questa comunicazione – chi l’ha ricevuta a luglio, adesso o in futuro – dal primo settembre 2023 potranno presentare la domanda per il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl): se hanno i requisiti, potranno essere avviati a un percorso di professionalizzazione e inserimento lavorativo e per 12 mesi ricevere 350 euro mensili.
Immediata la reazione del M5S: “Dato che il Ministro Lollobrigida ritiene che i poveri mangino meglio dei ricchi, sarà certamente fiero del fatto che da oggi migliaia di famiglie siciliane, insieme agli oltre 32.850 nuclei sparsi in tutta Italia che hanno beneficiato del reddito di cittadinanza, da oggi, con un SMS potranno mangiare ancora meglio, essendo ancora più poveri” scrive in una nota il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola.
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“Non potendo quindi contare sulla sensibilità del governo Meloni che continua la sua guerra ai poveri e non alla povertà, rinnoviamo l’appello al Presidente della Regione Schifani e all’Assessore al ramo Albano, che ha già mostrato disponibilità e sensibilità su questo tema, affinché attivi quantomeno il programma GOL per assicurare formazione e lavoro alle fasce più deboli della Sicilia. La fame non aspetta.
Invito provocatoriamente il Ministro Lollobrigida in Sicilia per vedere con i suoi occhi il danno economico e sociale che questo governo ha scelto deliberatamente di compiere abolendo il reddito di cittadinanza. Il governo Meloni dimostra tutta la sua insensibilità su questo tema utilizzando nuovamente lo strumento dell’SMS”.
E ancora: “C’è il rischio di una vera e propria bomba sociale – sottolinea Di Paola – perché quando di punto in bianco togli il pane alle persone, non ne esce mai nulla di buono. Il governo nazionale abolendo il rdc ha lasciato tutta la questione alle Regioni, quasi tutte governate dal centrodestra, ai sindaci e ai servizi sociali comunali che già fanno quotidianamente miracoli.
Il Presidente Schifani, al pari di altri presidenti di regione, sapeva da mesi che il governo nazionale avrebbe eliminato il reddito di cittadinanza ma non si è fatto trovare pronto e non ha attuato nessuno strumento alternativo di sostegno al reddito e all’inclusione lavorativa. La Regione Siciliana faccia il possibile per evitare un disastro economico e sociale. Resta purtroppo il dato di fatto che solo il Movimento 5 Stelle è e rimane l’unica forza politica in Italia che dà voce agli ultimi, convinto com’è che nessuno debba restare indietro perché una società inclusiva è una società migliore” conclude Di Paola.