Giuseppe Conte attacca Giorgia Meloni e avverte i cittadini: “Avete sentito quello che ha detto? È preoccupante!”

Giuseppe Conte è tornato in questi giorni ad attaccare il governo sui suoi profili social. Leggiamo cosa ha scritto: “Le agenzie di stampa hanno battuto da pochi minuti le parole pronunciate dalla presidente Meloni nel Consiglio dei Ministri odierno. I propositi annunciati dalla premier sono preoccupanti: ha detto di voler continuare nel solco della scorsa manovra per assecondare la crescita del Paese e per proseguire nell’aiuto alle fasce più fragili della popolazione. Quale realtà parallela vive Giorgia Meloni? In quale metaverso le sue politiche hanno favorito lo sviluppo delle imprese e arginato il disagio sociale delle famiglie in difficoltà?

Siamo di fronte ad una ricostruzione curiosa se pensiamo ai favori elargiti a corrotti ed evasori, alla guerra che la maggioranza ha perpetrato con accanimento terapeutico contro i più deboli, contro il reddito di cittadinanza e contro un salario minimo per combattere il lavoro povero. Per continuare in questa direzione nel segno dell’austerità e della ingiustizia sociale Meloni e la sua cricca hanno bisogno evidente di strumenti di distrazione di massa, di capri espiatori. La premier costruisce oggi il castello di carte con cui domani giustificherà agli italiani una manovra improntata agli zero virgola, senza nulla per lavoratori e imprese.

È questa l’unica plausibile ragione per cui oggi la Presidente Meloni è tornata sul passato muovendo ridicole accuse al Superbonus 110%, già spazzate via dal Rapporto annuale della Guardia di Finanza – uscito appena due mesi fa – e dal consigliere economico del ministro Giorgetti del Mef.

Giorgia Meloni ha omesso di riferire che la Guardia di Finanza ha accertato che dal novembre 2021 al giugno di quest’anno sono stati sequestrati crediti fiscali inesistenti legati al Superbonus per soli 360 milioni, ovvero solo lo 0,5% del valore totale dei crediti fiscali da Superbonus. Oggi abbiamo la certezza che Giorgia Meloni è disperata, al punto da dover imbastire una narrazione di comodo sulla manovra già negli ultimi giorni di un agosto che gli italiani ricorderanno per la speculazione governativa sul caro-benzina e per l’indifferenza governativa per il caro-vita.

Ma la Presidente Meloni pensa davvero che gli italiani, a partire dai suoi stessi elettori, siano davvero così accecati? Questa è la dimostrazione plastica di un Governo allo sbando, pronto nuovamente a stringere la cinghia alle famiglie e alle imprese italiane. Troveranno sulla loro strada un Movimento determinato ad impedire questo nuovo giro di vite nel Paese” si legge nell’ultimo post del presidente Giuseppe Conte.

Solo pochi giorni fa anche il direttore de La Notizia Gaetano Pedullà aveva sottolineato le difficoltà del governo in questo periodo: “Il Governo consideri e osservi la situazione nel paese: le parole “fuggite” diciamo così dal ministro Lollobrigida mostrano chiaramente come dentro questo governo non ci sia la percezione di come una grande parte della popolazione stia vivendo questa epoca, questa fase. No al salario minimo, le politiche del welfare, la manovra che si prospetta molto difficile, molti ministri lasciano intendere che abbiamo davanti un autunno complicato e che nessuna delle promesse elettorali fatte dal centrodestra verrà rispettata. Di fronte a questa situazione la difficoltà del governo è evidente e iniziano a nascere problemi politici. Altre vicende che apparentemente sembrano secondarie come quella del libro del generale Vannacci, fa comprendere come stia crescendo il malcontento nell’aria. Poi c’è la decisione del premier di dare l’incarico del controllo del partito (il controllo della segreteria) ai fedelissimi, la sorella, non solo il cognato Lollobrigida: questo dimostra, aldilà della mancanza di classe dirigente in Fratelli d’Italia, questa sindrome da fortino, da accerchiamento che non è un bel segnale da parte del governo agli italiani” spiega Pedullà nel suo intervento in tv.

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