Protesta degli studenti a Milano, striscioni contro la ministra Bernini: ecco perché – IL VIDEO

C’è stata una forte protesta a Milano nei confronti della ministra Bernini, ecco gli striscioni apparsi all’Università Bicocca: “Bernini ti hanno scippato? 600 milioni li ha presi il privato”. È il testo dello striscione esposto da alcuni studenti durante l’intervento di Alessandra Gallone, consigliera della ministra dell’Università e della Ricerca all’evento InnovAction For Impact, organizzato all’Università Bicocca per fare un bilancio del primo anno di lavoro del progetto Musa, che coinvolge quattro atenei milanesi e utilizza risorse del Pnrr.

Al centro della mobilitazione ci sono le risorse Pnrr per gli alloggi degli studenti bloccate dall’Unione europea. “Consigliera, parliamo di risultati? – hanno incalzato i manifestanti – Come mai sono spariti 600 milioni destinati alle residenze universitarie pubbliche? Si è organizzato un evento per presentare risultati che non ci sono. Ci sono ancora moltissimi problemi, i posti nelle residenze sono sempre meno e abbiamo regalato soldi pubblici ai privati. È ridicolo che questa cosa, qui, venga ignorata”.

Immediata la risposta di Gallone: “Non sono spariti, non vi preoccupate. Vi garantisco che i fondi arriveranno”. Ma gli studenti non ci stanno. “L’Italia non ha ricevuto i fondi Pnrr che erano stati previsti per la costruzione di nuovi studentati perché il governo non ha dimostrato di aver realizzato i 7.500 nuovi posti letto richiesti, che dovevano essere creati da soggetti privati – spiegano i ragazzi presenti in Bicocca –. Le risorse sono andate ai privati che le hanno utilizzate per comprare immobili dove esistevano già delle residenze, non creando quindi nuovi posti letto”.

La protesta si inserisce all’interno della mobilitazione più ampia contro il caroaffitti a Milano avviata da mesi dal ‘movimento dell’abitare’, nato attorno alla cosiddetta protesta delle tende partita lo scorso maggio, quando Ilaria Lamera iniziò a dormire in piazza Leonardo da Vinci. L’appuntamento ufficiale è per il 16 e 17 settembre davanti al Politecnico con l’assemblea nazionale organizzata da Tende in piazza per fare rete con esperienza nate su tutto il territorio italiano.

La reazione del sindaco Beppe Sala alla protesta degli studenti

Per affrontare il problema della mancanza di alloggi universitari a prezzi accessibili “limitare gli affitti brevi è un elemento, però bisogna fare altre cose. Io credo che le grandi città possano concedere volumetrie anche in eccesso rispetto a quelle che ci sono nei nostri piani se chi costruisce lascia al comune una parte di appartamenti che il comune dedica agli affitti calmierati per studenti”: così a margine dell’incontro alla Bicocca il sindaco di Milano Beppe Sala. “Oggi – dice riferendosi alla protesta messa in atto da alcuni studenti – c’erano dei ragazzi che manifestavano. Io sto discutendo con l’assessore Maran per rifare una convocazione a Palazzo Marino per studenti e rettori, perché il problema è evidente che non si risolve velocemente ma va affrontato”.

Per Sala “è il momento di fare queste cose, so bene che è una questione di difficile soluzione ma capisco bene le ragioni degli studenti. So che i ragazzi hanno anche altre problematiche come le borse di studio, so che i fondi statali oggi sono incapienti, ma non possono esserlo. Bisogna ammettere che una promessa è stata fatta e quindi bisogna trovarli. La legge di bilancio nascerà con grande difficoltà però mi pare questa una parte dello sforzo che va fatto”, ha concluso.

Intanto gli studenti non si fermano e proseguono con le proteste organizzate del “movimento dell’abitare”: il prossimo appuntamento è previsto il 16 e 17 settembre davanti al Politecnico.

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