Migranti, il giornalista Pedullà smaschera Meloni: “Non si può assolvere questo governo!” Ecco cosa ha detto – VIDEO

In queste ore non si fa che parlare del caos migranti a Lampedusa. Intervenendo in diretta a Cofee Break, il direttore de La Notizia Gaetano Pedullà ha detto: “La risposta deve essere corale, su questo non c’è dubbio. Ma il tema è: che cosa stiamo facendo a livello complessivo per affrontare questa emergenza? Oggi il vicepremier Tajani dice che la situazione peggiorerà. Non bisogna essere dei veggenti per rendersene conto, ma già sei mesi fa, un anno fa, due anni fa sapevamo che questa situazione sarebbe peggiorata. Ci sono anche dei fatti contingenti: c’è stato il terremoto a Marrakech, l’inondazione in Libia, si parla di addirittura 20.000 morti.

Il problema è che il governo usa questa retorica per cui è sempre colpa di qualcun altro: c’è l’Europa, come dire ‘non è un problema nostro se ci sono colpe specifiche, abbiamo firmato degli accordi che non hanno portato a nulla’. Altro punto: se non sanno fare la manovra è colpa del superbonus, se ti arriva l’immigrazione ai massimi è un atto di guerra. Come si affronta il problema? Con una politica che coinvolga l’Europa, perché siamo d’accordo tutti e oggi anche molti italiani finalmente hanno una visione globale, perché è un problema globale. Ma per coinvolgere tutti bisogna dialogare con tutti.

La Meloni in questo momento sta volando verso l’amico sovranista Orban che e si decide di stare dalla parte di chi è contrario ad esempio alla redistribuzione dei migranti, di chi fomenta un clima che con le elezioni europee tra l’altro porterà i singoli paesi governi in campagna elettorale a cercare di contenere quanto già cominciato in Italia” spiega il giornalista.

Poi Pedullà si sofferma sul Superbonus: “Da un punto di vista di sostenibilità ambientale il Superbonus ha dato la possibilità di riqualificare e ammodernare dal punto di vista naturale e ambientale il patrimonio mobiliare italiano. Si è cominciato a rendere più sostenibile una fetta significativa di patrimoni mobiliari e questo è un percorso sul quale dobbiamo dobbiamo proseguire.

Non lo dico io, ma nell’ultimo rapporto pubblicato appena qualche giorno fa sugli effetti positivi del Superbonus dal punto di vista economico. Il problema è che di fronte ai grandi cambiamenti che cosa vogliamo fare? Vogliamo provare a metterci in competizione o stiamo fermi? Se pensiamo al bilancio pensiamo ai numeretti in fondo, all’austerità contro la quale questo governo la Meloni gridava in parlamento. Bisogna togliere di mezzo questo racconto retorico e dire una volta per tutte se esiste davvero lo sviluppo oppure se si vuol fare grande l’Italia. Noi siamo anche nella Nato e ne subiamo tutte le decisioni, in Europa ci stiamo, possiamo starci in modo verticale: se ci stiamo in modo, come dire, capace di incidere, misure come il superbonus possono essere migliorate” spiega Pedullà al termine del suo intervento.

L'incontro fra Meloni e Orban a Budapest

Intanto oggi la premier Meloni è stata in Ungheria da Orban. Sul fronte delle politiche sulla migrazione c’è “la necessità di agire con rapidità e con determinazione. La migrazione è una sfida comune per l’Unione europea che richiede una risposta collettiva” ha ribadito Giorgia Meloni nell’incontro di oggi a Budapest.

La presidente del Consiglio e il primo ministro ungherese hanno anche ribadito “la necessità di concentrarsi sulla dimensione esterna per prevenire le partenze, soprattutto – come informa una nota di Palazzo Chigi – attraverso un deciso sostegno politico ed economico ai Paesi di origine e di transito dei migranti, un maggiore impegno nella lotta alle reti di trafficanti di esseri umani e un’efficace politica di rimpatrio per coloro che non hanno diritto di rimanere in Europa”.

Per i due capi di governo “dovrebbero essere attuati anche meccanismi di condizionalità per garantire la cooperazione dei Paesi di origine”. Meloni e Orban, hanno poi discusso delle “principali questioni europee e internazionali e delle eccellenti relazioni bilaterali tra Roma e Budapest”. Commentando i risultati del Budapest Demographic Forum, spiega una nota di Palazzo Chigi, “hanno ribadito l’importanza del valore della famiglia anche in considerazione della sfida demografica che l’Europa deve affrontare”.

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