Nella giornata di oggi si è verificato un vero e proprio scandalo alla Camera dei deputati. La maggioranza, infatti, ha bocciato clamorosamente un emendamento della deputata Ascari del M5S che avrebbe permesso di usare le intercettazioni per contrastare la pornografia minorile, la detenzione di materiale pornografico relativo a minorenni, l’adescamento di minorenni e i maltrattamenti in famiglia. Roba da matti! Vediamo come ha reagito il M5S sui social.
“Il governo Meloni si dimostra ancora una volta tutto chiacchiere e passerelle. Dopo tante belle parole, svariati annunci e la sfilata a Caivano, oggi alla Camera hanno bocciato un emendamento del Movimento 5 Stelle, a prima firma di Stefania Ascari, che avrebbe consentito di utilizzare le intercettazioni anche per contrastare la pornografia minorile, la detenzione di materiale pornografico relativo a minorenni, l’adescamento di minorenni e i maltrattamenti in famiglia.
Grazie alle intercettazioni gli inquirenti potrebbero scoprire con molta più probabilità il mercato online di minori sfruttati per la prostituzione, la circolazione online di foto e video di pornografia minorile, i casi di violenza sessuale su minori e altre nefandezze inaudite come quelle emerse proprio dai fatti del Parco Verde di Caivano.
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Grazie alle intercettazioni gli inquirenti potrebbero scoprire con molta più probabilità il mercato online di minori sfruttati per la prostituzione, la circolazione online di foto e video di pornografia minorile, i casi di violenza sessuale su minori e altre nefandezze inaudite come quelle emerse proprio dai fatti del Parco Verde di Caivano.
Il no a questo emendamento è assurdo e senza spiegazioni. Governo e maggioranza dovrebbero farsi un esame di coscienza e vergognarsi” si legge nel post M5S.
Immediata la reazione della stessa Stefania Ascari, che sui social dice: “Dopo tante belle parole, svariati annunci e la sfilata a Caivano, oggi in Commissione Giustizia alla Camera hanno bocciato un emendamento a mia prima firma al Dl Giustizia e PA che avrebbe consentito di utilizzare le intercettazioni anche per contrastare la pornografia minorile, la detenzione di materiale pornografico relativo a minorenni, l’adescamento di minorenni e i maltrattamenti in famiglia.
Grazie alle intercettazioni gli inquirenti avrebbero potuto scoprire con molta più probabilità il mercato online di minori sfruttati per la prostituzione, la circolazione online di foto e video di pornografia minorile, i casi di violenza sessuale su minori e altre nefandezze inaudite come quelle emerse proprio dai fatti del Parco Verde di #Caivano. Il no a questo emendamento è veramente aberrante e senza spiegazioni, governo e maggioranza facciano un esame di coscienza e si vergognino” si legge nel post di Ascari.