Il senatore del M5S Ettore Licheri non è uno che le cose le manda a dire. Durante la trasmissione Agorà infatti ha parlato della situazione dei migranti in Italia e non si è tirato indietro dall’esprimere il suo pensiero su come il governo ha gestito questa emergenza. Sentite cosa ha detto: “Un anno fa Giorgia Meloni garantiva che non un solo migrante irregolare sarebbe più entrato in Italia. Oggi Giorgia Meloni ci dice che sta allestendo, anzi, accollando ai territori, e io spero che questa destra non cerchi di far passare che i territori sono felici di ricevere i migranti, sta allestendo un sistema gigantesco di soggiorno per 18 mesi di questa marea di migranti.
Peraltro negli anni passati la sinistra con le cosiddette “cooperative rosse” di Buzzi e Carminati aveva creato un sistema che gestiva quei soldi. La preoccupazione è che se voi accettate di realizzare questi 23 megacentri di raccolta al termine dei 18 mesi, prendendoli tutti, non potrete pensare di rimpatriare tutti. Stiamo parlando di 120.000 migranti: l’Italia diventerà l’hotspot dell’Europa, ne siete consapevoli?” chiede Licheri durante il suo intervento.
Ma facciamo un passo indietro. Cosa ha intenzione di fare il governo coi migranti? Il provvedimento del Ministero degli Interni italiano, noto come decreto-Piantedosi, proverà a introdurre qualche modifica alla politica sull’asilo. Questo decreto prevede una garanzia finanziaria trattenuta al massimo per quattro settimane. I richiedenti asilo provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione Europea, considerati sicuri, che cercano di superare i controlli in Italia, dovranno versare una cauzione di circa 5.000 euro (specificamente, 4.938 euro) al fine di evitare il ricovero nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) mentre la loro domanda di asilo viene valutata.
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Questa misura finanziaria, come detto, sarà effettiva al massimo per quattro settimane. Inoltre, il richiedente asilo dovrà dimostrare di avere a disposizione un alloggio adeguato in Italia, alternativo ai CPR, e deve garantire la somma necessaria per il rimpatrio, oltre a mezzi di sussistenza minimi.
Il decreto è stato firmato dai ministri Matteo Piantedosi (Interni), Carlo Nordio (Giustizia) e Giancarlo Giorgetti (Economia) ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 22 settembre, scatenando già numerose polemiche. Il 2023 è stato un anno record per gli arrivi di migranti in Italia, con quasi 133.000 richiedenti asilo che sono giunti nel paese. Questo numero è quasi il doppio rispetto all’anno precedente e il triplo rispetto al 2021, secondo i dati del Ministero degli Interni italiano.
La situazione dei migranti in Italia
Dopo il picco di arrivi avvenuto tra l’11 e il 13 settembre, con un record di 112 sbarchi in un solo giorno il 12 settembre, gli arrivi a Lampedusa hanno subito un rallentamento a causa delle condizioni meteo avverse. Nel periodo dall’11 al 17 settembre, sono sbarcati a Lampedusa 11.560 migranti, con un picco nei primi tre giorni della settimana: 1.997 il lunedì 11 settembre, 4.829 il martedì 12 settembre e 2.172 il mercoledì 13 settembre.
Complessivamente, negli ultimi 12 giorni, l’isola ha registrato l’arrivo di oltre 13.000 migranti, la maggior parte dei quali è stata successivamente trasferita verso altre regioni d’Italia. L’ormai famoso hotspot di Contrada Imbriacola, il centro di permanenza dei migranti di Lampedusa, che pochi giorni fa era sovraffollato, attualmente ospita poco più di 100 persone.