Ponte sullo Stretto, Travaglio sbugiarda Salvini: “Non si farà mai, ecco perché” VIDEO

Durante la puntata di venerdì di Accordi e disaccordi, Marco Travaglio ha parlato del Ponte sullo Stretto che vorrebbe costruire Matteo Salvini: “Il ponte ci è già costato più di un miliardo per inaugurare ogni tanto delle prime pietre. È solo un modo come un altro per continuare ad alimentare una macchina, che tutti sanno che non arriverà a destinazione, e che nel frattempo però continua a consumare benzina”. Così Marco Travaglio ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Andrea Scanzi a proposito delle promesse di Giorgetti e Salvini sugli stanziamenti che sarebbero già previsti in questa manovra. “È sempre la prima, anche se è la quindicesima volta che viene inaugurata questa pietra – ha spiegato il giornalista -. A che cosa serve il ponte? Allo stesso scopo per cui si continua a finanziare il Tav Torino-Lione, che si sa che non si farà mai, ma si continua a carotare, a fare dei tunnel esplorativi, a lanciare bandi, a commissionare progetti, a finanziare mangiatoie, clientele, engineering, progettistica, per distribuire un po’ di soldi sul territorio in cambio di voti”, ha concluso Travaglio.

Tra l’altro La Stampa riporta che, nonostante l’entusiasmo del ministro Matteo Salvini di queste settimane, il ponte sullo Stretto subisce la prima, anche se lieve, battuta d’arresto. Tra mercoledì e giovedì si sarebbe dovuto tenere il primo vertice tra il leader della Lega e il Comitato tecnico-scientifico, coordinato dal professor Alberto Pristininzi, per discutere non solo del progetto, ma anche del cronoprogramma e delle possibili insidie nella realizzazione dell’opera. Ma tutto è slittato. Subito dopo la nomina di settimana scorsa, i nove esperti erano stati contattati dal ministro, che aveva promesso loro un incontro via telematica, attraverso un gruppo Whatsapp dedicato, per iniziare i lavori di consulenza. Tra le prime urgenze che il Comitato dovrà affrontare c’è l’aggiornamento degli studi realizzati negli scorsi decenni.

Inizialmente era stata ventilata l’ipotesi di organizzare un primo vertice lo scorso weekend, poi slittato a causa dell’agenda piena del leader della Lega. Successivamente il ministro dei Trasporti ha programmato l’incontro online tra mercoledì e giovedì. Passano i giorni ma i nove esperti non ricevano alcuna convocazione. Il vertice, per forza di cose, è slittato, ma nessun membro del Comitato è stato avvisato e, per il momento, non si hanno ancora notizie su quando Salvini incontrerà i nove esperti. Il motivo di quanto accaduto non è chiaro, ma, secondo quanto appreso dalla redazione, un’ipotesi molto quotata sarebbe il finanziamento della manovra (nonostante le rassicurazioni di Giorgetti), che ha portato, negli scorsi giorni, a uno scontro a distanza tra la Lega e Fratelli d’Italia. Emblematico il caso del capogruppo alla Camera meloniano Tommaso Foti, che aveva espresso forti dubbi sull’inizio del cantiere nel 2024, dopo le rassicurazioni di Matteo Salvini.

Proprio settimana scorsa Salvini, in uno dei giorni in cui vicepremier avrebbe dovuto incontrare virtualmente il Comitato, è intervenuto al convegno ‘The Young Hope’ a Roma: «Quando fai la legge di bilancio cadono tanti uccelli del malaugurio perché o un finanziamento per il ponte c’è o non c’è – aveva detto il leader della Lega –. Tertium non datur. E siccome ci sarà l’obiettivo è che il primo treno attraversi il collegamento stabile tra Palermo, Reggio, Roma, Milano, Berlino e Stoccolma, nel 2032. «In manovra ci sarà il finanziamento per il Ponte sullo Stretto».

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