Striscia la Notizia, Lucci incalza i politici al governo: “Che fine hanno fatto le promesse di Meloni?” IL VIDEO

Enrico Lucci è uno degli inviati più irriverenti della televisione italiana. L’ex “iena” ora a Striscia la Notizia ha inseguito fuori Montecitorio gli esponenti dell’esecutivo e della maggioranza per capire perché i cambiamenti promessi in campagna elettorale da Giorgia Meloni non sono mai avvenuti. Provano (più o meno) tutti a rispondere, tra cui Maurizio Lupi, Tommaso Foti, Manlio Messina, Nello Musumeci e Giovanni Donzelli. In foto all’articolo trovate anche il relativo video.

Tra le cose chieste da Lucci ai politici la famosa norma contro i borseggiatori e le borseggiatrici. In particolare la domanda è stata posta a Giovanni Donzelli, il responsabile della comunicazione e deputato di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati. Donzelli, impacciato, ha detto che c’è già pronta una proposta di legge ma dopo un anno ancora non se n’è fatto nulla.

Poi Lucci è stato molto divertente quando ha chiesto a Foti, capogruppo di FdI alla Camera, quando il governo ha intenzione di togliere le accise (aggiungendo un “acci-vostri”). Nessuna risposta, anzi. La faccia di Foti è stata emblematica. Lucci lo ha incalzato chiedendogli: “Ma il blocco navale quando lo fate?” E la risposta è stata: “Deve decidere l’Europa…” Ma Lucci gli fa notare che: “Come l’Europa? Lo dovevate fare voi!”

In effetti, siamo di fronte ad un governo tutto chiacchiere e distintivo: nessun taglio delle tasse, delle accise, nessuna riforma della giustizia, niente sulle politiche attive per il lavoro, per i giovani, per gli affitti degli studenti alle stelle. La “pacchia” doveva avere fine, per utilizzare un termine a loro caro, il governo poteva iniziare finalmente operare e trasformare i proclami in realtà, finita l’era delle urla e della propaganda Giorgia Meloni, senza più scuse, poteva attuare il suo programma.

A distanza di un anno, possiamo dire che invece nulla è cambiato, quella fase non si è mai interrotta e anzi, vista l’impossibilità di realizzare quanto promesso la propaganda ha smesso di stare sui social ed è finita stampata in Gazzetta ufficiale. Il codice penale lo strumento più abusato, dopo tutto non costa nulla aumentare le pene e le ammende o creare nuove fattispecie di reati e i titoli sui giornali e il rumore mediatico sono garantiti: rave illegali, violenza di genere, violenza contro il personale sanitario, violenza contro il personale scolastico, omicidio nautico, reato universale di gestazione per altri, occupazione abusiva di immobili, incendi boschivi, istigazione all’anoressia, istigazione alla violenza sui social, muri imbrattati, acquisto di merce contraffatta, truffa ai danni di soggetti minori o anziani, dispersione scolastica, baby gang.

Per tutto questo aumento delle pene a go-go, per non parlare poi degli scafisti, la pena è stata aumentata fino a 30 anni, eppure gli sbarchi, rispetto all’anno scorso, hanno doppiato i numeri. Insomma, questo primo anno di governo è stato un vero disastro.

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