Incidente Mestre, ecco l’ultimo messaggio sui social dell’autista prima dello schianto

Da due giorni non si fa che parlare della tragedia avvenuta a Mestre, Venezia, dove un pullman di linea è precipitato da un cavalcavia uccidendo 21 persone. Tra le vittime del bus precipitato a Mestre c’è anche l’autista del mezzo, Alberto Rizzotto, 40 anni, originario di Tezze di Piave, provincia di Treviso. Era un dipendente della Martini Bus che aveva noleggiato il mezzo alla società “La Linea”, che a sua volta aveva il contratto di trasporto per i turisti del campeggio in gita a Venezia.

L’esperienza dell’autista nella guida degli autobus e alcuni indizi trovati sul luogo del disastro fanno supporre alle forze dell’ordine che dietro l’incidente possa esserci stato un malore di Rizzotto. Potrebbe essersi sentito male mentre imboccava il cavalcavia dell’Elettricità e per questo il bus è poi finito, dopo aver rimbalzato sul guard rail, sulla ferrovia. È solo una delle ipotesi su cui si indaga. Dalle prime testimonianze pare che il mezzo non stesse andando a grande velocità, il bus ha colpito per due volte il guard rail prima di precipitare.

Al momento dell’incidente, l’autista aveva caricato i turisti nel centro storico e li stava riportando in campeggio, a Marghera. Da quanto emerso aveva preso servizio solo 90 minuti prima della tragedia. “L’autobus era nuovo e lui era bravo” ha dichiarato Massimo Fiorese, amministratore delegato de “La Linea”.

L'ultimo post dell'autista su Facebook

L’ultimo post su Facebook, Rizzotto lo ha scritto proprio dall’autobus, dal campeggio Hu, prima di partire verso Venezia. “Shuttle to Venice”, a indicare probabilmente l’entrata in servizio. Gli piaceva scattare foto nell’autobus, manifestare la passione e l’orgoglio per il suo lavoro. Aveva promesso di portare gli ex compagni di scuola alla festa della classe proprio con il suo autobus. “Era attento, sempre”, ripetono molti colleghi convinti che quanto accaduto si possa spiegare solo con l’ipotesi del malore.

E sono proprio alcuni amici ad aver capito che qualcosa doveva essere successo ad Alberto. Vedendo che non rispondeva al telefono, alcuni amici hanno provato a scrivere sotto a quel post, in quanto avevano capito che forse l’incidente era accaduto durante la corsa. “Fatti sentire” – ha scritto qualcuno. Invece il sinistro si era già consumato.

Nelle prossime ore potranno sicuramente conoscersi ulteriori dettagli su quanto avvenuto a Mestre, una vicenda che farà sicuramente parlare di sé ancora per le settimane a venire. Vedremo che cosa emergerà dalle indagini sull’incidente.

Alberto Rizzotto. Fonte Repubblica.it

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