L’onorevole Marta Fascina, ultima compagna di Silvio Berlusconi, è un bel po’ che non si fa vedere a Roma, dove dovrebbe lavorare tutti i giorni. Secondo il Fatto Quotidiano, Marta Fascina ha fatto un passo clamoroso: ha trasformato alcune stanze nella residenza di Arcore, la Villa San Martino, in quella che sembra essere una “segreteria politica”. Questa mossa ha incluso l’installazione di due targhe di ottone, conferendo un valore politico e rappresentativo a quegli spazi, che ora fungono da ufficio di rappresentanza parlamentare.
La scelta di Marta Fascina di trasformare queste stanze potrebbe essere vista in diversi modi. Da un lato, potrebbe essere un segnale indirizzato a Forza Italia, il partito di cui Berlusconi è stato leader per lungo tempo, per ribadire l’importanza di Arcore nella politica italiana. Dall’altro lato, questa mossa potrebbe anche essere una strategia per legare l’immunità parlamentare di Marta Fascina a questi spazi. Secondo l’articolo 68 della Costituzione italiana, i membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni. Pertanto, se fossero necessarie perquisizioni in queste stanze nell’ambito di un’inchiesta, sarebbe prima necessario ottenere l’approvazione della Camera dei deputati per sollevare l’immunità parlamentare di Marta Fascina.
Va notato che la morte del leader storico di Forza Italia, Silvio Berlusconi, avvenuta quattro mesi fa, ha avuto un profondo impatto su Marta Fascina. Dopo la sua morte, la deputata si è ritirata in un lutto prolungato all’interno delle mura di Arcore. Questo ha comportato la sua assenza da eventi politici significativi, come la convention del partito a Paestum. Nel corso del “Berlusconi Day”, che coincide con il compleanno dell’ex premier, Marta Fascina ha condiviso un messaggio toccante sui social media, colmo di amore e dolore per la perdita di suo marito.
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La decisione di Marta Fascina
La lontananza di Marta Fascina dalla vita pubblica e politica ha anche avuto un impatto sul suo ruolo come deputata. Secondo gli ultimi dati disponibili riguardanti le presenze in Aula, aggiornati a fine luglio, Marta Fascina è stata presente solo allo 0,56% delle votazioni alla Camera dei deputati. Queste numerose assenze sono in gran parte dovute alla sua scelta di dedicare tempo al suo compagno Berlusconi durante i suoi ultimi mesi di vita, sia durante il ricovero al San Raffaele che all’interno di Villa San Martino.
Data l’ultima decisione di Marta Fascina di trasformare le stanze di Arcore in una sorta di ufficio politico, sembra probabile che passerà ancora del tempo prima che ritorni attivamente a Montecitorio. Tuttavia, questa sua prolungata assenza sta causando tensioni all’interno di Forza Italia. Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, l’ha esortata a riprendere il suo ruolo di deputata, sottolineando che è sia un suo diritto che un suo dovere. Anche Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha sottolineato l’importanza di un suo ritorno, anche se riconosce che si tratta di una decisione personale.
Va infine ricordato un episodio precedente legato a Villa San Martino. Nel 2011, durante l’inchiesta su Ruby in cui Silvio Berlusconi era indagato, i magistrati di Milano avevano incontrato difficoltà nell’ottenere accesso allo studio del ragioniere Giuseppe Spinelli, che faceva parte della segreteria politica di Berlusconi. Questo episodio aveva dimostrato come gli spazi associati alla politica di Berlusconi potessero essere ritenuti al sicuro da intrusioni legali e perquisizioni, richiedendo l’approvazione della Camera dei deputati per accedervi.