Gaza, l’analisi di Peter Gomez in tv: “Ma un bambino che…” IL VIDEO

Il direttore della versione online de Il Fatto Quotidiano Peter Gomez è intervenuto in diretta a Tagadà, su La7, per commentare la drammatica situazione a Gaza. “La domanda che dobbiamo farci come comunità internazionale e come mondo occidentale democratico è la seguente: “Quali risultati porterà la risposta all’orrore e ai crimini di guerra di Hamas con altra indicibile violenza?”

A Gaza vivono più di 2 milioni di persone. La metà hanno meno di diciotto anni. Un bambino che vede i propri genitori, i propri parenti, uccisi dalle bombe, crescendo quante possibilità avrà di diventare ancor peggio di Hamas? Le scelte dell’oggi, come ci hanno insegnato i bombardamenti in Irak sui civili che portarono di fatto alla nascita dell’Isis, segneranno ancora una volta il futuro” spiega Gomez nel suo intervento. Trovate il video in fondo all’articolo.

Nel frattempo, vi aggiorniamo sulla situazione a Gaza: sono 1.537 i palestinesi uccisi nell’offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza, inclusi 500 bambini e 276 donne, secondo il Ministero della Salute dell’enclave. I feriti sarebbero 6.612, tra i quali 1.644 bambini. Intanto l’Aeronautica militare israeliana fa sapere su X (ex Twitter) di aver sganciato 6mila bombe su Gaza dall’inizio dell’offensiva e di aver ucciso centinaia di militanti di Hamas e danneggiato molte infrastrutture del movimento islamico radicale.

La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, le minacce alla sicurezza e alla pace nel mondo e gli sviluppi del conflitto in Medio Oriente saranno i temi all’ordine del giorno della riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite convocata per venerdì dal Brasile, presidente di turno dell’organismo.

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha rivolto un appello al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e alla comunità internazionale in difesa dei bambini palestinesi e israeliani. “Utilizziamo tutte le nostre risorse per porre fine alla più grave violazione dei diritti umani nel conflitto in Medio Oriente. I bambini non potranno mai essere presi in ostaggio, in qualunque parte del mondo. Hamas deve liberare i bambini israeliani rapiti dalle loro famiglie e Israele deve cessare i bombardamenti affinchè i bambini palestinesi e le loro madri possano lasciare la Striscia di Gaza attraverso il confine con l’Egitto. Ci deve essere un minimo di umanità nella follia della guerra”, afferma Lula.

L’Onu, infine, è stata informata dall’esercito israeliano dell’ordine di “ricollocare” circa 1,1 milioni di residenti dal nord della Striscia di Gaza al sud entro 24 ore, ha detto all’AFP il portavoce del segretario generale dell’organizzazione, Stéphane Dujarric, chiedendo che questo ordine venga annullato. Ieri sera “i funzionari delle Nazioni Unite a Gaza “sono stati informati dai loro ufficiali di collegamento militari israeliani che l’intera popolazione a nord di Wadi Gaza sarebbe stata trasferita a sud entro 24 ore”- Secondo Dujarric, un’evacuazione di tale portata è “impossibile senza causare conseguenze umanitarie devastanti”.

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