Maurizio Crozza è tornato a parlare di pensioni, durante l’ultima puntata di Fratelli di Crozza. Tra le altre cose Crozza ha commentato la notizia secondo la quale i nonni aiutano i bilanci di famiglia. Crozza allora chiede: “Prendono 600 euro di pensione minima e riescono pure ad aiutare il nipote a cui manca l’asilo nido e i figli che hanno uno stipendio di m**a? A questo punto, cari nonni, perché non trovate anche due miliardini per la sanità?” chiede Crozza nel suo video. Ve lo facciamo vedere in fondo a questo articolo.
A proposito di pensioni. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, prenderebbe sempre più piede l’ipotesi di una nuova sforbiciata alle pensioni medio-alte. Approvato da Camera e Senato (mentre tutte le opposizioni hanno votato no), lo scostamento di bilancio per il 2024 vedrà un disavanzo di 15,7 miliardi che andrano tutti nelle spese per la guerra in Ucraina, per le misure rivolte al personale della Pa, la gestione del flussi migratori, la conferma del taglio già in essere del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi fino a 35 mila euro e per il conguaglio anticipato dell’adeguamento Istat per le pensioni.
Non sono lì, dunque, le risorse per la riforma del sistema pensionistico, che anche a questo giro dovrà attendere. Il governo procederà solo con la conferma per il 2024 dell’uscita anticipata dal lavoro di Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi); qualche ritocco all’Ape sociale, che permette di andare in pensione prima ad alcune categorie di lavoratori; e poi c’è Opzione donna che, se venisse ripristinata nelle condizioni più favorevoli in vigore fino al 2022, costerebbe da sola un centinaio di milioni di euro nel 2024.
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Ancora in forse un segnale da rivolgere ai giovani, introducendo la possibilità di aggiungere all’importo minimo per andare in pensione anche quello derivante dai versamenti alla previdenza complementare. Insomma, per salvare Quota 103 e le uscite anticipate, ora il governo potrebbe pensare di mettere nuovamente mano a chi l’assegno pensionistico già lo riceve.
Nella seconda parte del suo monologo, Maurizio Crozza ha commentato una notizia passata fin troppo sotto-traccia la scorsa settimana. Si tratta dei tagli sulla sanità voluti dal governo Meloni, ma non solo. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, infatti, l’esecutivo starebbe investendo dai 2 ai 4 miliardi di euro per l’acquisto di nuovi Leopard, i famosi carri armati di cui si è tanto discusso fin dall’inizio della guerra in Ucraina. “Sono utilissimi, se ci pensi, perché se li usi come ambulanze non è male… Prima schiaccia tutto il traffico e poi ti sparano direttamente all’accettazione, non è male” dice Crozza nel suo monologo.