Alessandro Di Battista e Peter Gomez hanno fatto una diretta web in cui hanno parlato della situazione sulla Striscia di Gaza, dove in questi ultimi giorni si stanno consumando atrocità inimmaginabili. “In quei territori io ho persone che mi aggiornano costantemente” spiega Di Battista nel video. “La prima risoluzione per interrompere l’assedio a Gaza era del 2009. L’assedio è un atto di guerra, anche perché Gaza è un terzo del comune di Roma. Significa che se arriva una bomba fa strage di civili. Quindi già è in atto questa vendetta che non ha nulla a che vedere con la giustizia. Tra l’altro il Washington Post ha confermato che sono state usate bombe al fosforo durante gli attacchi” spiega Di Battista.
“Ma non si può ragionare con il tifo se c’è di mezzo un conflitto che va avanti da cinquant’anni. La mia proposta esiste ed è il riconoscimento dello Stato di Palestina. Mi rendo conto che è una cosa dirompente, ma è quello che andrebbe fatto. Pensa se lo dicesse un politico israeliano. Sarebbe una cosa straordinaria” dice ancora Dibba in diretta.
E poi la stoccata: “Lo diciamo fin dai tempi degli attentati dell’11 settembre: per fermare il terrorismo internazionale dobbiamo intervenire sulle cause, non con bombe facendo stragi di civili” dice ancora Di Battista nel suo intervento.
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In effetti, il riconoscimento dello Stato Palestinese non è una cosa comune a tutti i Paesi del mondo. I Paesi nel mondo che riconoscono lo Stato di Palestina attualmente sono più di 130; nel 1988, quando l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) adottò unilateralmente la soluzione dei due stati, i paesi che riconoscevano la Palestina erano invece circa 90.
Nessuno degli altri grandi paesi dell’Unione Europea ha ancora formalmente riconosciuto lo stato palestinese: altri stati membri – come l’Ungheria e la Polonia – lo avevano invece riconosciuto prima ancora di entrare a far parte dell’Unione.