Salario minimo, Crozza-Brunetta: “9 euro non vuol dire…” [VIDEO]

Maurizio Crozza ha fatto uno dei suoi monologhi durante l'ultima puntata di Fratelli di Crozza. Ecco cosa ha detto di Brunetta.

Maurizio Crozza ha fatto l’imitazione di Renato Brunetta durante l’ultima puntata di Fratelli di Crozza. Come ricorderete, infatti, il CNEL presieduto da Brunetta ha affossato la proposta del salario minimo del M5S e di gran parte delle opposizioni. Crozza ha deciso di tornare sui famosi 9 euro l’ora previsti dalla proposta: “Brunetta ha detto che 9 euro l’ora non significano niente. Lo chiedesse ad un cameriere se 9 euro l’ora non significano niente” attacca Crozza nel suo monologo. Poi il comico genovese fa l’imitazione di Mentana, ma vi lasciamo gustare la sua interpretazione nel video che trovate in fondo alla pagina.

Caos alla Camera sul salario minimo del M5S: Conte infuriato

A proposito del salario minimo. L’Aula di Montecitorio ha dato il via libera al ritorno in Commissione del testo sul salario minimo, con soli 21 voti di scarto, in seguito a una mattinata di discussione accesa. Le opposizioni hanno raccolto oltre “mezzo milione” di firme in supporto alla petizione ancora aperta a favore dell’introduzione del salario minimo, che stabilirebbe una paga oraria di almeno 9 euro. Questo sforzo è stato annunciato da Pd, M5S, Azione, Più Europa e Verdi-Si durante una conferenza stampa tenuta prima dell’inizio della discussione generale.

La discussione generale si era già conclusa alla fine di luglio, quando il provvedimento era stato incardinato in commissione. Il 3 agosto, la maggioranza aveva votato a favore di una sospensiva. La votazione in Aula è stata quindi l’occasione per decidere se procedere con gli emendamenti e gli articoli, o accogliere la richiesta della maggioranza di rinviare il provvedimento in Commissione, come chiesto da Walter Rizzetto di Fdi, presidente della commissione Lavoro.

La scelta di rinviare il dibattito in Commissione è stata accolta con durissime reazioni dell’opposizione, che ha dichiarato di voler continuare la sua battaglia. Francesco Silvestri, capogruppo di M5S, ha addirittura richiesto la convocazione della giunta del regolamento della Camera per contestare la richiesta della maggioranza. Ha spiegato che la richiesta di rinvio dovrebbe essere inammissibile poiché il modo in cui si sta procedendo lederebbe i diritti delle opposizioni. Ha sottolineato che una situazione simile si era già verificata nel 2016, quando il Movimento 5 Stelle aveva ottenuto la convocazione della giunta del Regolamento per una questione analoga. Tuttavia, rispetto al 2016, il provvedimento attuale già contempla una sospensiva di due mesi, il che, secondo Silvestri, rende la situazione ancor più critica, rappresentando una doppia violazione procedurale e una compromissione dei rapporti tra maggioranza e opposizione. Clicca qui per vedere l’intervento in Aula di Giuseppe Conte!

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