Salario minimo, Tridico: “Dalla Cassazione uno schiaffo al CNEL” IL VIDEO

L’ex presidente dell’INPS Tridico ha detto in tv che la Cassazione ha dato uno schiaffo al CNEL sul salario minimo.

L’ex presidente dell’Inps ed economista, Pasquale Tridico, ha commentato in tv la sentenza della Corte di Cassazione che fissa la soglia per il salario minimo. Tra le altre cose Tridico ha bocciato senza appello la posizione della maggioranza dei membri del Cnel che ha sentenziato l’inutilità del salario minimo, insistendo invece sulla possibilità di rafforzare la contrattazione collettiva. Sempre Tridico spiega che: “Sappiamo che tassi di disoccupazione più bassi determinano tassi di fecondità più alti. C’è bisogno di politiche di conciliazione giuste ed eque: piuttosto che incentivare le aziende ad assumere donne in modo generico, bisognerebbe incentivare le assunzioni di donne con figli” ha detto.

Il video dell’intervista di Tridico

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Tra l’altro questa settimana l’Aula di Montecitorio ha dato il via libera al ritorno in Commissione del testo sul salario minimo, con soli 21 voti di scarto, in seguito a una mattinata di discussione accesa. Le opposizioni hanno raccolto oltre “mezzo milione” di firme in supporto alla petizione ancora aperta a favore dell’introduzione del salario minimo, che stabilirebbe una paga oraria di almeno 9 euro. Questo sforzo è stato annunciato da Pd, M5S, Azione, Più Europa e Verdi-Si durante una conferenza stampa tenuta prima dell’inizio della discussione generale.

La discussione generale si era già conclusa alla fine di luglio, quando il provvedimento era stato incardinato in commissione. Il 3 agosto, la maggioranza aveva votato a favore di una sospensiva. La votazione in Aula è stata quindi l’occasione per decidere se procedere con gli emendamenti e gli articoli, o accogliere la richiesta della maggioranza di rinviare il provvedimento in Commissione, come chiesto da Walter Rizzetto di Fdi, presidente della commissione Lavoro.

La scelta di rinviare il dibattito in Commissione è stata accolta con durissime reazioni dell’opposizione, che ha dichiarato di voler continuare la sua battaglia. Francesco Silvestri, capogruppo di M5S, ha addirittura richiesto la convocazione della giunta del regolamento della Camera per contestare la richiesta della maggioranza. Ha spiegato che la richiesta di rinvio dovrebbe essere inammissibile poiché il modo in cui si sta procedendo lederebbe i diritti delle opposizioni. Ha sottolineato che una situazione simile si era già verificata nel 2016. Il Movimento 5 Stelle ottenne la convocazione della giunta del Regolamento per una questione analoga. Rispetto al 2016, il provvedimento attuale già contempla una sospensiva di due mesi. Secondo Silvestri, rende la situazione ancor più critica, rappresentando una doppia violazione procedurale e una compromissione dei rapporti tra maggioranza e opposizione.

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