Dalle sigarette ai prodotti per bambini. Ecco tutti gli aumenti e le nuove tasse che ha previsto Giorgia Meloni nella manovra di governo. Gli aumenti shock.
Il testo della Legge di Bilancio (o manovra) sta prendendo forma, con 91 articoli e 106 pagine definiti nella bozza attuale, sebbene manchino alcune definizioni di stanziamenti e alcuni articoli. Tra le misure annunciate in anticipo, emergono alcune novità che non faranno piacere ai cittadini. Eccole.
Gli aumenti in manovra
Vi è un aumento delle imposte sulle sigarette, con ritocchi nei valori della componente specifica e nell’onere fiscale minimo, che comporterà, nel 2024, aumenti compresi tra dieci e dodici centesimi a pacchetto. Questa bozza di manovra rivede anche la tassazione sui prodotti delle e-cigarettes, confermando gli aumenti previsti per il 2024 e il 2025, ma con un ulteriore aumento nel 2026 rispetto a quanto inizialmente previsto.
A causa degli aumenti sulle sigarette, nel 2024 ci saranno incrementi di circa dieci centesimi per pacchetto anche sui prodotti elettronici. Inoltre, le accise sul tabacco trinciato aumentano, con un impatto previsto di circa trenta centesimi per busta, secondo le prime stime. Le sigarette elettroniche vedranno anch’esse un aumento delle accise, con un piano di incremento annuale (1% annuo) previsto per il 2025 e il 2026.
L’aumento dei prodotti per bambini e gli assorbenti
Inoltre, la bozza della manovra prevede un aumento dell’aliquota Iva per i prodotti per l’infanzia e gli assorbenti. Il latte in polvere e le preparazioni per l’alimentazione dei bambini, così come gli assorbenti, tamponi e coppette mestruali, passeranno dall’aliquota Iva del 5% a quella del 10%, raddoppiando nel giro di un anno.
Questa mossa ha suscitato polemiche da parte delle associazioni dei consumatori, che accusano il governo di rinunciare a intervenire sui prezzi di beni considerati essenziali per le famiglie e le donne. Inoltre, il governo ha confermato il congelamento di altre due tasse, plastic tax e sugar tax, per ulteriori sei mesi, fino alla fine di giugno. Queste due imposte, introdotte nel 2020 ma mai entrate in vigore, dovrebbero entrare in vigore il 1 luglio 2024, salvo ulteriori modifiche.
