Antonio Ricci di Striscia: “Altri fuorionda su Giambruno?” Poi l’affondo a Meloni

Antonio Ricci ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, in cui ha parlato dei nuovi fuorionda su Giambruno e ha attaccato Giorgia Meloni.

Nell’ambito di un’intervista al Corriere della Sera, Antonio Ricci ribadisce di non possedere nuovi fuori onda su Andrea Giambruno, ex compagno della premier Giorgia Meloni. Il fondatore di Striscia conferma di aver già reso pubblico tutto il materiale in suo possesso riguardante il comportamento del giornalista dietro le quinte. Questi fuori onda risalgono a giugno e sebbene Ricci abbia inizialmente atteso ulteriori sviluppi, Giambruno non ha intrapreso ulteriori azioni o dichiarazioni da allora.

Le rivelazioni di Ricci su Meloni e Giambruno

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Nella stessa intervista, Ricci esprime la sua preoccupazione riguardo al processo decisionale all’interno del giornalismo, sottolineando la necessità di iniziative individuali e criticando la dipendenza dagli editori. Solleva la questione della libertà di stampa e si domanda perché il Presidente Mattarella non abbia ancora commentato la situazione. Inoltre, pone l’accento sulla satira, chiedendosi se debba essere riverente o irriverente.

Ricci respinge le teorie complottiste che sostengono una presunta orchestrata messa in onda dei fuori onda e rivela che l’intervista di Giambruno a Chi ha influenzato la sua decisione di pubblicarli. Infine, commenta le uscite discutibili di Giambruno in diretta, affermando che tali comportamenti non erano sorprendenti, citando esempi di altri leader europei.

L’affondo a Meloni: “Non ha detto una parola su…”

Inoltre, Ricci critica la reazione della premier Meloni, sottolineando che non ha menzionato le ragazze coinvolte nel caso. Negando che qualcuno abbia tentato di fermarlo prima della messa in onda dei servizi, afferma di aver preparato un copione fittizio per evitare interferenze. Inoltre, riferisce di non aver ricevuto chiamate da Pier Silvio Berlusconi. Infine, Antonio Ricci conferma di non possedere ulteriori filmati e sottolinea che la trasmissione dei fuori onda non è un reato, citando una sentenza del Tribunale Europeo dei diritti dell’uomo a suo favore.

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