Intervistato da La Stampa, Giuseppe Conte ha lanciato l'allarme su una patrimoniale del governo sulla casa. E sull'alleanza con il PD dice...
Giuseppe Conte ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa in cui spiega cosa ha in serbo il governo per i cittadini. “Quello che stanno facendo nel comparto pensioni è una vergogna: meno flessibilità in uscita, Opzione donna diventa sempre più “discriminazione donna” e Quota 103 è un fallimento, lo dicono i numeri dell’Inps (poco più di 5mila lavoratori usciti nel 2023). Con il taglio delle rivalutazioni si colpiscono ancora pensioni tutt’altro che d’oro, 4 o 5 volte la minima. Persino Fornero dice che il trio Meloni-Salvini-Tajani è stato più duro di lei” spiega Conte.
Una patrimoniale sulla casa?
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Conte ha poi commentato la finta salvaguardia di Forza Italia per i proprietari di casa, limitando l’intervento sulla cedolare secca per gli affitti brevi. “Quella che va delineandosi sulla casa è una sorta di patrimoniale: c’è un aumento delle tasse sulla vendita di case ristrutturate, quello della cedolare secca sugli affitti brevi, dal secondo in poi, e non c’è nessun intervento sul caro mutui. Senza dimenticare la tassa sulle auto, con il caro benzina e il mancato taglio delle accise, e l’aumento dell’Iva su prodotti per l’infanzia e l’igiene femminile”.
Poi parla dei cosiddetti “cervelli in fuga”: “Una tassa antipatriottica, un paradosso per un governo nazionalista: hanno fatto raddoppiare gli sbarchi dei migranti, che arrivano più facilmente, e rendono più complicato e penalizzante il ritorno in Italia dei nostri giovani talenti”.
E su una futura alleanza col PD dice: “A giugno Elly Schlein ha portato il saluto suo e del Pd al nostro corteo contro la precarietà, nonostante tra i dem ci siano ancora alcuni nostalgici del Jobs Act di Renzi. Mi farà piacere ricambiare questo sostegno, andando nella loro piazza l’11 novembre, per contestare insieme le politiche di questo governo. In Sardegna il lavoro è già ben avviato, anche in Abruzzo c’è un laboratorio in corso, ma proveremo a fare sinergia in quante più realtà territoriali sarà possibile. Purché ci sia l’obiettivo di realizzare un chiaro programma politico, restituendo Regioni e Comuni ad amministratori onesti e virtuosi” ha concluso Conte.