Sommi e Scanzi: “Scherzo Meloni? Parla come Orsini…” IL VIDEO

Luca Sommi e Andrea Scanzi hanno commentato lo scherzo telefonico dei comici russi a Giorgia Meloni.

Luca Sommi e Andrea Scanzi hanno registrato un video in diretta sui social in cui hanno commentato lo scherzo telefonico di due comici russi a Giorgia Meloni. “È vero che alla signora al mercato questa cosa dello scherzo non frega. Fa la spesa, ha paura della guerra, ma al di là dell’incidente, la cosa è grave” spiega Sommi nel video che vi proponiamo in fondo all’articolo.

Meloni come Orsini

Poi interviene Scanzi: “Se stasera non sapete cosa fare, vi consiglio di guardare la puntata di Otto e mezzo, ci sarò anch’io e probabilmente ci sarà anche un collegamento telefonico con i due comici che hanno inguaiato Meloni. Credo che questo tema resterà caldo almeno fino a sabato, perché vero come dici tu, l’italiano medio, la massaia, la casalinga di Voghera tutto sommato se ne fregano. Neanche sanno chi siano questi due comici, sono comici russi. 

Però oggettivamente è una figuraccia dura, perché non esiste che sia così facile parlare col presidente del consiglio. Inoltre, come ha detto anche ieri Marco Travaglio sempre a Otto e mezzo e come ripeto anch’io stasera, la Meloni era convinta di parlare in maniera non istituzionale, ma privata. Ha detto non tanto sul tema dei migranti, ma sulla guerra russo Ucraina ha detto le stesse cose che dice per esempio Il Fatto Quotidiano da un anno e mezzo. O come dice Orsini…” conclude Scanzi nel suo intervento.

Ricordiamo che la parte della telefonata relativa al nazionalismo ucraino ha suscitato l’attenzione del ministero degli Esteri di Mosca. Nella telefonata il falso funzionario africano ha sollevato la questione della glorificazione di Stepan Bandera. Era un noto leader degli insorti antisovietici che si unì alle truppe naziste durante la Seconda guerra mondiale. Meloni ha risposto in modo evasivo, affermando che gli ucraini “fanno quello che devono fare” e che la questione del nazionalismo è un problema di Putin, non di Kiev. Questa vicenda ha generato un notevole interesse nei media italiani e russi, con Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, che l’ha definita una “figuraccia planetaria”.

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