Santanchè, spuntano le firme false per… Ecco cosa è successo

Ci sono novità che riguardano il caso di Daniela Santanchè. Spuntano le firme false dell'avvocato, ecco cosa è successo.

La notizia è di questa mattina. Durante un’indagine condotta dalla Procura di Milano, sono stati trovati appunti con informazioni provenienti da fonti vicine a Daniela Santanchè. Questi appunti menzionano anche il nome di Maria Stella D’Antonio, che si autodefinisce una “consulente professionale e d’impresa” ed è stata in passato una sostenitrice di Silvio Berlusconi. L’indagine si concentra su un avvocato accusato di falsificazione e sostituzione di persona per aver cercato di ottenere una copia degli atti relativi a un’indagine che coinvolge la ministra Santanchè, falsificando la firma di quest’ultima.

Cosa ha combinato l'avvocato

Durante una perquisizione avvenuta lo scorso settembre nello studio milanese di Danilo Guagliani, la Guardia di Finanza ha rinvenuto documenti contenenti informazioni su persone legate a lei, tra cui il suo compagno. Sono stati scoperti biglietti da visita che indicavano Maria Stella D’Antonio come partner di Guagliani in un ufficio che si affaccia su Corso Lodi. D’Antonio aveva anche sostenuto Silvio Berlusconi durante il suo ricovero presso il San Raffaele.

Danilo Guagliani ha dichiarato di non essere un avvocato e di non voler rilasciare ulteriori commenti a causa delle indagini in corso. L’indagine ha avuto inizio all’inizio di luglio quando la ministra Santanchè aveva affermato di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia. Successivamente, ha ricevuto una richiesta di proroga delle indagini. Inoltre, aveva dichiarato che i suoi legali, durante i controlli effettuati nel novembre dell’anno precedente, non l’avevano iscritta nel registro degli indagati.

In quei giorni, è emersa una nuova richiesta di accesso agli atti firmata da Santanchè e depositata presso la Procura. La firma della richiesta è stata confrontata con quella originale della ministra, rivelando delle differenze. Le indagini sull’indirizzo di posta elettronica da cui è partita la richiesta hanno portato a Danilo Guagliani. Durante il processo investigativo, la ministra Santanchè è stata interrogata come parte offesa a luglio e ha negato di aver riconosciuto la firma o di aver mai conferito incarico all’avvocato, ora oggetto di indagine.

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