La trasmissione Report ha scoperto un intero palazzo in Cina destinato al mercato dei maiali.
In Cina, a meno di 100 chilometri da Wuhan, si erge un imponente grattacielo di 26 piani che ha destato l’attenzione del mondo intero. Sorprendentemente, questo edificio non è un ufficio o una residenza, ma un allevamento di maiali. Ogni piano è destinato a diverse fasi dell’allevamento, dalla riproduzione delle scrofe, dai cuccioli all’ingrasso, il tutto gestito con aria condizionata e percorsi automatizzati. Ciò che rende ancora più incredibile questa struttura è che gli animali vengono spostati da un piano all’altro tramite ascensori. I lavoratori, uno ogni 6000 maiali, sono costretti a vivere all’interno dell’allevamento e possono uscire solamente per quattro giorni al mese. Questo grattacielo, il più alto al mondo destinato all’allevamento suinicolo, è stato visitato da “Report”. Il video ha raggiunto oltre 2 milioni di visualizzazioni in pochissimo tempo ed è diventato immediatamente virale.
Il servizio di Giulia Innocenzi
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Per riuscire a ottenere un’indagine interna di questa struttura, l’inviata Giulia Innocenzi e il suo team si sono spacciati per una delegazione di imprenditori italiani interessati a importare la tecnologia degli allevamenti grattacielo in Europa. Hanno avuto l’opportunità di parlare con il direttore generale dell’allevamento, rivelando così dettagli sorprendenti. Questo grattacielo rappresenta una sorta di bomba ecologica secondo gli esperti, ma secondo il governo cinese è considerato un baluardo contro i virus. La Cina ha puntato su queste strutture dopo che la peste suina ha causato la morte di centinaia di milioni di maiali. Questo particolare sistema di allevamento sembra essere efficace nel proteggere gli animali da malattie e virus, che rappresentano un costante pericolo negli allevamenti su larga scala.
Nel corso del servizio, “Report” ha esplorato anche i mercati umidi e gli allevamenti verticali di maiali in Cina. Questi mercati sono noti per le loro condizioni igieniche precarie e per la vendita di animali vivi e macellati sul posto. Tali mercati sono considerati un serio rischio per la salute pubblica e potenziali focolai di pandemie future. Il governo cinese ha adottato la strategia degli allevamenti grattacielo dopo l’epidemia di peste suina africana del 2018, che ha colpito duramente il paese, portando alla morte di oltre 200 milioni di maiali. La Cina sta cercando in modo maniacale di controllare la diffusione di virus all’interno di tali strutture.
Un aspetto inquietante
Un aspetto inquietante è che i lavoratori sono costretti a vivere all’interno degli allevamenti e possono lasciarli solo per brevi periodi. Le misure di sicurezza sono rigorose, compresi protocolli di igiene e test regolari per chi entra e esce dagli allevamenti. Il servizio televisivo ha anche svelato che delegazioni straniere, come una spagnola e una olandese, hanno manifestato interesse per questo tipo di allevamento. Questo solleva domande sulla possibile adozione di queste strutture in Europa, in particolare in Italia, che sta attualmente affrontando la peste suina africana. Questo servizio di “Report” offre uno sguardo senza precedenti sugli allevamenti grattacielo di maiali in Cina e le implicazioni per la salute pubblica e il benessere degli animali. Questo aspetto, insieme alla possibile diffusione di tali strutture in Europa, solleva importanti questioni che meritano attenzione e considerazione.