Alessandro Di Battista ha definito "patetica" la telefonata e il conseguente scherzo fatto dai due comici russi a Giorgia Meloni. Ecco il suo intervento a Di Martedì.
Alessandro Di Battista è stato ospite in diretta a Di Martedì, come di consueto. Si parte dalla telefonata dei due comici russi a Giorgia Meloni: “È stata 30 minuti al telefono e non si è accorta che era uno scherzo? Patetica, così patetica è stata la difesa del sottosegretario Mantovano che ha detto ‘la meloni si è accorta subito che si trattava di uno scherzo’. Io anni fa quando entrai in Parlamento pensavo che l’onestà dovesse essere la qualità principale di un politico. Ero ingenuo, certo. Oggi penso che sia ancora importantissimo, però credo che in questa fase storica la qualità che caratterizza un politico come la Meloni, la presunta sedicente sovranista, sia la pavidità.
"Questo governo di sovranista non ha nulla"
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Dice privatamente che in Ucraina serve la pace perché non ha il coraggio di dire pubblicamente esattamente quello che noi abbiamo detto pubblicamente per anni. Ovvero che occorreva un negoziato serio, capiranno che abbiamo bisogno di una via d’uscita. La vittoria dell’Ucraina a costo di sanzioni che hanno colpito la nostra economia di morti da una parte e dall’altra, di vittime civili. E pubblicamente parlano di province dell’Ucraina, la Von Der Leyen, o anche Draghi, e poi privatamente auspicano un negoziato. Quando noi dicevamo questo pubblicamente eravamo considerati collaborazionisti del Cremlino o filo putiniani. Questa è la dimostrazione che di sovranista questo governo non ha nulla” conclude Di Battista nel suo intervento.
Ricordiamo che la parte della telefonata relativa al nazionalismo ucraino ha suscitato l’attenzione del ministero degli Esteri di Mosca. Nella telefonata il falso funzionario africano ha sollevato la questione della glorificazione di Stepan Bandera. Era un noto leader degli insorti antisovietici che si unì alle truppe naziste durante la Seconda guerra mondiale. Meloni ha risposto in modo evasivo, affermando che gli ucraini “fanno quello che devono fare” e che la questione del nazionalismo è un problema di Putin, non di Kiev. Questa vicenda ha generato un notevole interesse nei media italiani e russi, con Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, che l’ha definita una “figuraccia planetaria”.