Il commissario europeo al Lavoro dell’Unione europea Nicolas Schmit ha detto che il salario minimo va fatto anche in Italia.
Esulta il M5S. Leggete cosa ha scritto il leader dei pentastellati Giuseppe Conte sui social: Oggi il Commissario al Lavoro dell’Unione europea Nicolas Schmit dice quello che ripetiamo a Giorgia Meloni da mesi: serve un salario minimo legale subito anche in Italia. Ormai a remare contro sono rimasti solo Meloni, Salvini e Tajani. Sono troppo impegnati ad aumentare le tasse e a tagliare le pensioni”.
Cosa ha detto Schmit
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Come riporta anche Il Fatto Quotidiano, Schmit ha invitato il governo italiano ad adottare un salario minimo. In un”intervista a La Stampa, Schmit ha spiegato che “La direttiva Ue non dice che i Paesi che hanno un elevato livello di contrattazione collettiva non devono introdurre il salario minimo. È vero, ci sono paesi come l’Austria o la Svezia che non ne hanno bisogno. Ma l’Italia è un caso particolare perché ha un tasso di copertura della contrattazione collettiva, ma al tempo stesso presenta settori interi con stipendi molto bassi. E dunque la questione si pone”. L’ampia copertura della contrattazione collettiva è una delle ragioni che hanno indotto il gruppo di lavoro guidato dal presidente del Cnel Brunetta a suggerire al governo di non adottare un salario minimo in Italia.
Esulta il M5S
Il commissario al Lavoro ricorda come l’obiettivo della direttiva sia quello di “assicurare salari decenti e adeguati al costo della vita”. Secondo alcune stime, il valore reale dei salari si è ridotto di un quinto negli ultimi anni. Schmit ricorda quindi che “I livelli bassi dei salari disincentivano le persone a lavorare o le spingono a farlo in nero. Un salario minimo potrebbe essere un elemento positivo per contrastare questa dinamica – sottolinea il commissario europeo – perché fornirebbe un incentivo a entrare nel mercato occupazionale. Inoltre, l’Italia soffre di un grave problema: la fuga dei giovani che hanno deciso di lasciare il Paese”. Secondo Schmit, avere un salario minimo decente ed adeguato potrebbe incitare molti giovani a restare.