Andrea Scanzi ha partecipato in collegamento alla trasmissione Otto e mezzo di Lilli Gruber, come accade spesso. Ecco cosa ha detto.
Andrea Scanzi ha parlato del fantomatico premierato della Meloni, da Lilli Gruber. “Diciamo che scalpitavo perché sentivo delle cose, soprattutto da Bolloli, abbastanza curiose. Allora, questa manovra, questa riforma, questo premierato è un mix tra una cosa inutile e una profondamente dannosa. L’avete già detto che questa riforma renderebbe i governi ancora più forti, ma se è veramente così mitologica, perché non ce l’ha nessun altro?
"Non ce l'ha nessun altro"
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Voi mi state dicendo che veramente in tutto il mondo i più grandi geni che hanno scoperto come si fa un governo sono meno dei Donzelli, La Russa, Meloni, Salvini e Gasparri? Ma di cosa stiamo parlando? Il presidente della Repubblica non conterebbe niente. Il premio di maggioranza è semplicemente abnorme, quindi una qualsiasi maggioranza che prende anche un voto più degli altri potrebbe governare quanto vuole. Non è vero che si evitano i cambi di casacca, perché non c’è il premier con vincolo di mandato. Addirittura paradossalmente questa riforma fa sì che se cade il premier, ne arriva un altro.
L’aspetto su cui è caduto anche Renzi è quello che i greci chiamavano “boria”. Quando il presidente del consiglio forte ha il vento in poppa, vuole entrare nella storia di una costituzione pensando che il referendum si vinca tranquillamente. Poi Renzi però è stato smentito dagli italiani” conclude Scanzi nel suo intervento.
Sullo sciopero di venerdì 17 novembre Scanzi dice: “Ha ragione Landini e c’è una cosa che è diversa dal passato. I toni che sta utilizzando Salvini, è chiaro che il rapporto tra i sindacati (quelli veri) deve essere antipatico. Qui c’è la differenza secondo me, nei toni e nella rivendicazione orgogliosa nel dire ‘noi siamo i governi, facciamo quello che ci pare’.” conclude Scanzi.