Bruxelles stronca il patto sui migranti siglato fra Italia e Albania. Ecco il motivo. Cosa farà adesso il governo?
“L’accordo tra Italia e Albania non viola il diritto comunitario poiché è al di fuori di esso”. Lo ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson. Accade mentre la Corte Suprema inglese dichiara illegale il piano del premier Sunak per il trasferimento in aereo in Ruanda dei richiedenti asilo. Nonostante ciò, il governo Meloni sembra ignorare la parte fondamentale del verdetto degli uffici giuridici dell’UE. Sì, perché da Bruxelles dicono che il protocollo firmato da Meloni e Rama è al di fuori del diritto comunitario. Si applica a tutti i soccorsi effettuati da navi italiane in alto mare, ovvero al di fuori delle acque territoriali italiane ed europee. Inutile, quindi.
Le motivazioni dell'Europa
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La valutazione dell’Europa si basa su una distinzione. I soccorsi in acque europee implicherebbero l’applicazione del diritto di asilo dell’UE. Quelli in alto mare rientrerebbero al di fuori di tale giurisdizione. Ve ne avevamo già parlato. Il fatto che l’accordo si concentri esclusivamente sui migranti soccorsi da navi militari italiane e trasportati direttamente in Albania rischia di essere un flop. Le motovedette e le navi della Guardia costiera e della Guardia di finanza operano principalmente in acque territoriali italiane. Vanno fuori solo in situazioni di rischio imminente per l’incolumità dei migranti. Spesso però in zone considerate comunque europee.
Le opposizioni alla Camera dei Deputati hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla trasparenza e alla legittimità dell’accordo. Hanno chiesto al presidente della Camera Fontana di garantire che l’accordo tra Italia e Albania sia trasmesso alle Camere per la necessaria ratifica parlamentare. Lo dice l’articolo 80 della Costituzione. Tuttavia, il ministro dell’Interno, Tajani, sostiene che l’accordo con l’Albania non è un trattato e non richiede ratifica. Le opposizioni richiedono ulteriori chiarimenti e coinvolgimento del Parlamento per garantire il rispetto delle procedure costituzionali. In Albania, l’accordo è stato approvato dal governo e attende ora la ratifica del Parlamento.