Secondo i dati registrati nella scorsa legislatura, Meloni e Salvini hanno totalizzato pochissime presenze in Parlamento. E poi fanno la morale a chi sciopera il 17 novembre per salari più alti.
Secondo i dati registrati nella scorsa legislatura, Meloni e Salvini hanno totalizzato pochissime presenze in Parlamento. E poi fanno la morale a chi sciopera il 17 novembre per salari più alti. Pensate che nella passata legislatura, quella cioè che va dal 2018 al 2022, i due leader di Fratelli d’Italia e Lega hanno totalizzato numeri da record. In negativo, si intende. Giorgia Meloni, in carica come deputata di FdI dal 5 marzo 2018, ha racimolato il 35% di presenze alla Camera. Con ben il 64,72% di assenze, tra l’altro senza mai andare in “missione”. Salvini, dal canto suo, è arrivato ad appena il 23,26% di presenze in Senato nella scorsa legislatura. Ha fatto poi risultare che per il 61,90% dei casi era in “missione”. Roba da matti!
Le critiche di Salvini allo sciopero di venerdì 17 novembre
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Ne aveva parlato anche Luca Sommi a Porta a Porta, dopo che Salvini si era scagliato contro i sindacati e lo sciopero di domani. “Il problema è su due piani. Uno tecnico e uno politico. Su quello tecnico il ministro ha la facoltà di precettare, così come il sindacato ha il diritto sacrosanto di scioperare. Il problema con il ministro Salvini è che si muove sempre in modo poco ortodosso. Perché deve usare termini tipo ‘capriccio’, oppure ‘Landini vuol fare il fine settimana lungo’? In realtà il fine settimana lungo lo fanno i parlamentari, che finiscono il giovedì sera e ricominciano da martedì mattina. Le parole sono importanti, quando sei ministro devi seguire un protocollo. Non ci sarebbe stata nessuna polemica sul piano tecnico se l’avesse detto diversamente” conclude Sommi nel suo ragionamento.
Sciopero ridotto a 4 ore, la reazione dei sindacati
Nel frattempo, sindacati e governo hanno concluso un accordo per ridurre a 4 ore lo sciopero di venerdì 17 novembre. “Noi in questi giorni abbiamo evitato la polemica entrando nel merito delle questioni, ma quando ci sono attacchi così violenti non possiamo stare zitti”. Ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, nel corso della conferenza stampa, intervenendo dopo Landini. “La violenza non è solo fisica ma anche verbale. Noi siamo sindacati, non siamo sindacati di sinistra, teniamo alla nostra autonomia dai partiti e pretendiamo da chi governa il Paese comportamenti coerenti con la Costituzione, quindi chiediamo rispetto”, ha aggiunto. Bombardieri ha ricordato che “non è mai successo nella storia repubblicana che una commissione mettesse in discussione uno sciopero generale. Siamo stati attaccati in questi giorni e siamo sicuri che saremo attaccati anche nei prossimi. Ma a chi ci attacca dico: non ci fate paura, anzi otterrete un effetto contrario”.