Luca Sommi ha attaccato il governo sulla sicurezza, durante l'ultima puntata di Dritto e rovescio. Ecco cosa ha detto.
Luca Sommi ha fatto il punto della situazione sulla sicurezza in città, durante l’ultima puntata di Dritto e rovescio. “È lo Stato che deve preservare l’ordine pubblico, non solo il sindaco. I sindaci hanno in mano i vigili urbani, certo, li possono posizionare bene. Dopodiché è la destra al governo che deve garantire la sicurezza dei cittadini. Abbiamo polizia, carabinieri, finanza, esercito, questore. È inutile che il governo scarica la responsabilità sui sindaci, perché ci si sono riempiti la bocca in campagna elettorale di sicurezza pubblica” spiega Sommi nel suo intervento.
Il nuovo decreto
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“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Come riporta Il Post, fra l’altro, il Consiglio dei ministri ha approvato un “pacchetto sicurezza” che contiene tre disegni di legge. Di cui uno prevede più «tutele» per le forze dell’ordine, un altro il riordino della polizia locale. Un altro ancora diversi inasprimenti di pena e l’introduzione di due nuovi reati: la rivolta in carcere e i blocchi stradali. Tra le altre cose il disegno di legge sulle forze dell’ordine permetterà loro di portare con sé un’arma diversa da quella di ordinanza quando non sono in servizio, senza licenza. Questa cosa ha già suscitato proteste tra i partiti di opposizione che hanno parlato di «Far West».
Attualmente uno dei due nuovi reati, il blocco stradale, è un illecito amministrativo. Il governo intende farlo diventare reato. «Nel momento in cui [la fattispecie] risulti particolarmente offensiva ed allarmante, sia per la presenza di più persone sia per il fatto che sia stata promossa e organizzata preventivamente». Il riferimento chiaro è alle azioni di protesta dei gruppi ambientalisti.
Per l’approvazione definitiva i disegni di legge dovranno passare in parlamento, dove però i partiti al governo hanno una larga maggioranza. Se venisse approvato, saranno anche aumentate le pene da 2 a 6 anni per chi truffa le persone anziane. Verranno introdotte sanzioni per chi «impiega minori nell’accattonaggio». Inoltre non sarà più obbligatorio il differimento della pena per le donne condannate incinte o madri di figli fino a tre anni. È evidente che nelle intenzioni del governo queste ultime due misure abbiano come principale obiettivo una categoria specifica, le persone di etnia rom.