Durante la puntata di Che tempo che fa, Luciana Littizzetto ha letto una lettera sul bullismo, dicendo una serie di parole davvero grosse.
“Il mondo è fatto così. Male”, inizia così la consueta letterina di Luciana Littizzetto a Che tempo che fa. “Per il mondo sei sempre troppo basso o troppo alto. Con un naso troppo grande e le orecchie troppo a sventola, non sei abbastanza macho o non sei abbastanza fi**o. Sei appassionato di quello che studi? Secchione. Non studi niente? Cretino. Ti piace qualcuno dello stesso sesso? Fro**o, lesbica. Ti piacciono i fumetti e l’arte? Fro**o, lesbica. Sei sensibile? Fro**o, lesbica. Comunque tu ti comporti, c’è sempre qualche stro**o che ti prende di mira”.
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Ma, prosegue la comica, la colpa “è di chi vede e se ne frega. È di chi ti sta intorno e non si accorge. Io credo che il senso del nostro stare al mondo sia soprattutto questo: accorgersi. Accorgersi di come stanno gli altri, accorgersi di chi chiede aiuto in silenzio, accorgersi della sua fatica a stare al mondo. Del peso che ogni giorno si porta appresso”. Accorgersi, sottolinea Littizzetto, “che dietro a un ‘Va tutto bene’ in realtà c’è un ‘Va tutto male’. Accorgersi, semplicemente. E invece spesso noi non ci accorgiamo di niente, finché è troppo tardi.
Perché è vero che il bullismo c’è sempre stato, ma un tempo stava chiuso nelle quattro mura della classe. Non restava in quell’archivio perpetuo e mondiale delle schifezze che è internet. E poi dire ‘c’è sempre stato’ non significa niente. Anche lo scorbuto e la rogna ci sono sempre stati, ma per fortuna abbiamo trovato dei rimedi”. “Quindi non fate sciocchezze, ragazzi, chiedete aiuto. Scegliete un adulto, quello che vi sembra meno pirla, e andate a parlare con lui, raccontategli tutto. Fidatevi di me. I bulli possono essere sbullonati. E con l’aiuto di un adulto, li sbulloniamo più in fretta”.