Salta la nomina di Gratteri al DAP. Il M5S accusa: Ecco cosa ha combinato Forza Italia

Salta la nomina del Magistrato al Dap, Elisa Scutellà esponente 5Stelle scrive sul suo profilo Facebook personale: “È stato il veto di Forza Italia a far saltare la nomina di Nicola Gratteri a capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.Poco importa se parliamo di un servitore dello Stato che grazie alle sue battaglie ha smantellato organizzazioni criminali, ha dato la caccia a boss mafiosi e da anni vive sotto scorta.

Poco importa se la mancata nomina del procuratore di Catanzaro ha molto deluso la Polizia penitenziaria che sperava in #Gratteri a capo del Dap per la sua visione a 360 gradi, dai diritti dei detenuti a quelli degli agenti. La professionalità, la competenza, la correttezza, la dedizione del nostro procuratore avrebbero sicuramente apportato un grosso contributo ad un dipartimento fondamentale per il funzionamento della nostra giustizia. Ennesima beffa, ennesima vergogna targata Forza Italia”.

Si legge sul Fatto Quotidiano “Nicola Gratteri è stato ancora una volta ad un passo da un’importante nomina ma anche in questa occasione poi gli è stato preferito qualcun altro. Dopo la bocciatura da ministro della Giustizia nel governo Renzi, è arrivato lo stop anche al Dap, il dipartimento per l’amministrazione penitenziaria. È stato il veto di Forza Italia. A far saltare la nomina di Nicola Gratteri, il procuratore antimafia di Catanzaro a direttore delle carceri. Poco importa la sua competenza, e che lo avrebbe voluto la Polizia penitenziaria. Il nuovo capo Dap è Giovanni Russo, procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia”.“In realtà,il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, avrebbe voluto confermare Carlo Renoldi, magistrato ultragarantista contro l’antimafia “arroccata nel culto dei martiri”. Secondo diverse fonti, sarebbe stato il sottosegretario di Fdi Mantovano a proporre Russo, ex pm anticamorra a Napoli, di Magistratura Indipendente, la corrente conservatrice. “Preparato” e “perbene”, dicono in tanti, non ha assunto posizioni critiche su ergastolo ostativo o 41-bis, ma “non è un cuor di leone e questo fa comodo per non intralciare manovre”, è il pensiero di chi lavora da anni al Dap. Ci sono, però, dirigenti ben contenti che sia stato nominato Russo e non Gratteri ” Conclude l’articolo.

 

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