Marco Travaglio ha partecipato alla trasmissione di Luca Sommi sul Nove. Ecco di cosa ha parlato.
Ospite in studio ad Accordi e disaccordi, Marco Travaglio ha parlato di attualità. In uno dei momenti più interessanti del suo intervento, ha commentato ciò che sta facendo il governo. Sulla criminalità, ad esempio, ha detto che vogliono mettere una legge per le baby gang che sparano in strada sui motorini. Il fatto è che quei ragazzini diventano così perché vogliono emulare i vari Mare Fuori e Gomorra, spiega Travaglio tra le risate del pubblico. Poi un appunto sui femminicidi in Italia e il patriarcato.
"Patriarcato? Ecco cosa ne penso"
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“Se mi chiedono se il femminicidio è dovuto al fatto che nel 2023 siamo ancora in una società patriarcale, io rispondo che dipende dal fatto che siamo in una società del casino“. Così Marco Travaglio ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Andrea Scanzi. “La società patriarcale aveva delle regole che oggi sono inaccettabili – all’epoca nessuno lo notava, altrimenti non sarebbe stata una società patriarcale – Era considerato normale, come ancora in tempi più remoti era considerato accettabile lo schiavismo: – ha detto il giornalista – sono delle cose che noi non possiamo concepire, ma se si studia la storia bisogna capire che ogni fenomeno è figlio del suo tempo.
Oggi io non vedo patriarcato, c’è maschilismo semmai. Il patriarcato era un sistema molto protetto e protettivo, dentro il quale la donna aveva un ruolo di ancella: doveva obbedire, chinare il capo e non discutere, quindi non c’era nemmeno il movente per il femminicidio perché non veniva in mente a nessuno di sopprimere una figura ancillare. -ha proseguito – E’ la fine del patriarcato e l’inizio dell’emancipazione della donna che ha messo in testa a qualche svalvolato, a molti svalvolati che la donna deve smettere di emanciparsi e deve rimettersi a obbedire”. Per il direttore de Il Fatto Quotidiano “non c’è più una società patriarcale perché ho visto cambiare il mondo da quando c’erano i miei nonni, a quando c’erano i miei bisnonni, a quando c’erano i miei genitori.
Io oggi non vedo più un modello protettivo unico com’era quello del patriarcato, io vedo tante individualità, lasciate sole a se stesse, non educate al sacrificio o all’accettazione del rifiuto, che prendono un no come un affronto, come un fallimento personale perché siamo tutti educati non al patriarcato, ma al successo e all’apparire, al prevalere, all’essere numeri uno e quando uno dice di no a un altro che crede di essere il numero uno, quello impazzisce. – ha detto ancora il giornalista – Non c’è nessuna giustificazione in quello che dico, per quanto mi riguarda nessuna pietà per chi si comporta così, però non vorrei che cercassimo le cause in un fenomeno che era molto vero fino agli anni ’60. Oggi non c’è più un sistema valoriale per quanto sbagliato, com’era quello del patriarcato, oggi c’è un gran casino“, ha concluso Travaglio.