Il Fatto Quotidiano ha pubblicato una serie di consigli per le famiglie che vogliono risparmiare sulle bollette di luce e gas.
Oggi Il Fatto Quotidiano riporta una serie di consigli che aiutano le famiglie a risparmiare. Salvo ripensamenti dell’ultimo minuto, infatti, il servizio di maggior tutela per il gas e l’elettricità finirà a gennaio e aprile 2024. Lo stop sarà graduale e le famiglie che non scelgono un’offerta sul mercato libero non rimarranno senza fornitura. Il servizio continuerà a essere erogato dal fornitore attuale per quanto riguarda il gas, dal venditore che avrà vinto l’asta per quella zona geografica per l’energia elettrica. Un’opzione che molti dei 5 milioni di utenti coinvolti potrebbero preferire, per il timore di finire fregati se si affacciano su un mercato che è una giungla. Oltre 600 operatori e prezzi mediamente più alti di quelli fissati dall’autorità di settore Arera per la maggior tutela. Ma le offerte più convenienti, stando alle rilevazioni della stessa authority, ci sono. Ecco come affrontare il passaggio minimizzando il rischio di stangata.
Come risparmiare su luce e gas
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Il primo consiglio, continua Il Fatto, è quello di girare al largo dalle “opportunità” presentate al telefono dal proprio fornitore o da call center più o meno truffaldini che sollecitano la firma di contratti a distanza. Lo strumento a cui rivolgersi per scegliere bene è quello ufficiale gestito dall’Acquirente unico: il Portale Offerte. Occorre avere in mano una bolletta, su cui è disponibile il calcolo del consumo annuo in kWh per l’elettricità e smc (standard metro cubo) per il gas. Inserendo sul sito il proprio cap, il tipo di fornitura cercata (elettricità o gas, prezzo fisso o variabile, energia prodotta solo da fonti rinnovabili o meno) e quel dato si ottengono tutte le offerte disponibili con l’esplicita indicazione del risparmio o maggior costo annuo rispetto alla maggior tutela.
Nel suo ultimo rapporto di monitoraggio sull’evoluzione dei mercati, l’Arera ha rilevato che la maggior parte delle migliaia di offerte sul mercato libero sono più costose della tutela. Ma scegliendo bene risparmiare si può: per un cliente domestico con 3 kW di potenza e 2.700 kWh di consumo annuo di energia elettrica esistevano a giugno 204 offerte migliori della maggior tutela con minori costi annui da 43,25 fino a 121,29 euro (il 12,9% in meno rispetto alla tutela). Ilfattoquotidiano.it ha verificato che al 28 novembre è ancora disponibile una novantina di offerte migliorative con risparmi fino a 114 euro. In caso di consumo annuo di 2.000 kWh i minori costi registrati da Arera a giugno andavano da 32,3 a 100,2 euro annui (il 13,88% in meno rispetto alla tutela) e le offerte più convenienti della tutela erano 117. A fine novembre sono scese a 75 con risparmi fino a 92 euro.
In entrambi i casi, il numero di offerte e la convenienza sono via via diminuite dopo aver toccato un picco nel 2022, quando i maxi rincari seguiti all’invasione russa dell’Ucraina hanno fatto lievitare a livelli senza precedenti i prezzi applicati agli utenti tutelati. Mentre chi aveva sottoscritto un contratto a prezzo fisso sul mercato libero si è salvato dai maxi rincari. Le società energetiche hanno di conseguenza molto ridotto le offerte fisse: ora le “buone” offerte rimaste sono quasi tutte a prezzo variabile, con il costo della componente energia che segue le oscillazioni dei mercati all’ingrosso. Per quanto riguarda il gas le opportunità di risparmio si sono molto ristrette rispetto all’inizio dell’anno: per una famiglia con consumi annui da 1.400 smc Arera a giugno ne ha trovate due, con minori costi di 14,26 euro annui. Al momento ce n’è una sola, con 12,87 euro di minori costi rispetto alla tutela.