Reddito di Cittadinanza, la beffa del governo ai percettori: ecco cosa gli hanno fatto

Il Fatto Quotidiano ha rivelato che non è arrivato neanche un euro per la formazione dei cosiddetti occupabili del Reddito di Cittadinanza.

Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, dall’agosto scorso, oltre 300 mila persone hanno perso il Reddito di cittadinanza perché il governo le considera occupabili. Avrebbero dovuto ricevere almeno i 350 euro del nuovo Supporto formazione e lavoro (Sfl), ma la nuova piattaforma nazionale non funziona, nessuno dà risposte e i soldi non arrivano. In altre parole, la riforma del Reddito di cittadinanza di Meloni e soci ha già condannato migliaia di persone alla fame.

"Neanche un euro"

“Mi sono rimasti 50 euro, non ho nient’altro”, spiega Massimo, 56 anni, solo e disoccupato di lungo corso. Per quelli come lui, 18-59enni senza minori, disabili o over 60 in famiglia, ci sono solo i 350 euro che sta all’Inps erogare, per un massimo di 12 mesi e fintanto che seguono un corso di formazione, un programma di orientamento o partecipano a uno dei progetti utili alla collettività avviati dai Comuni. Le domande si potevano presentare dal 1º settembre scorso e Massimo non ha aspettato un attimo, ma dopo tre mesi non ha ancora visto un euro. Come la maggior parte di quanti hanno fatto richiesta a oggi, 120.108 persone secondo il ministero del Lavoro. In Lombardia, ad esempio, sono appena 276 le persone che hanno ricevuto almeno un bonifico.

“Tra gli utenti che seguo, su 20 persone coi requisiti per accedere al Sfl solo due hanno ricevuto i 350 euro”, spiega l’operatore di un Centro per l’impiego (Cpi) lombardo. Non è un caso: la Cgil conferma che nelle altre regioni è lo stesso: “Delle richieste valide prese in carico dai Cpi, meno del 20 per cento ha ricevuto un bonifico”. Attenzione però, quelle pervenute ai Cpi sono solo una minima parte delle 120 mila domande inserite nel Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), la piattaforma dell’Inps dove fare richiesta.

La rete è piena di testimonianze, alcune fa male leggerle: “Sono una mamma disoccupata e mi hanno tolto il reddito perché mio figlio ha compiuto 18 anni. Ho fatto due corsi, uno a giugno e uno a settembre, quando ho chiesto il Sfl, ma siamo a metà novembre e non ho ricevuto niente, ditemi voi come devo fare”. Sono stati abbandonati addirittura i poveri già iscritti al progetto finanziato dal Pnrr, la Garanzia occupazione lavoratori (Gol), nonostante le rassicurazioni dell’Inps. Chi può ancora permetterselo paga di tasca propria carburante e mezzi di trasporto: “Da giugno faccio il corso e lo stage gratuito di 40 ore e mi parte un pieno di benzina a settimana, ma dei 350 euro nemmeno l’ombra. Sembra più un modo per fornire ai datori stagiste gratis che non assumeranno mai”, si rammarica anche Maria.

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