Maurizio Crozza ha dato una severa lezione al ministro Lollobrigida nonché cognato della Meloni. Ecco la sua performance imperdibile.
Maurizio Crozza torna a parlare del ministro Francesco Lollobrigida dopo le polemiche legate all’episodio del treno fatto fermare in una stazione non prevista, con tanto di chiamata ai vertici di Trenitalia. “Però io lo scopro ora che non potevo fermare il treno… Cioè dovevo fermarmi prima di fermare il treno! Forse non dovevo nemmeno partire! Il problema è che so solo bono a fernà i treni… ma non riesco a fermare la cosa più importante, la capoccia mia! Lei va va va… Mamma mia se va. Più veloce del treno, mai una volta che sia in ritardo. Le mie fregnacce arrivano sempre puntuali!” esclama Crozza nel suo intervento.
Asfaltata epica
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“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
“Sono polemiche assolutamente pretestuose”. Lo ha detto il ministro all’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo a un’interrogazione del Movimento 5 stelle alla Camera sul caso della fermata ad personam del treno Frecciarossa, rivelato da il Fatto Quotidiano, che lo vede protagonista. In Aula il ministro si è difeso, con un lungo preambolo sull’evento di Caivano dove era atteso, ripetendo in sostanza la versione già data alla stampa. “Sono certo di aver fatto il mio dovere: la mia presenza ad un’iniziativa come quella di Caivano rappresentava la vicinanza dello Stato in un territorio martoriato dalla criminalità”. E poi ha aggiunto: “Ho ritenuto di chiedere una fermata straordinaria – ha spiegato – senza la pretesa di un trattamento di favore. Aggiungo che tutti i passeggeri hanno avuto la possibilità di scendere a Ciampino”.
Intanto le forze di opposizione sono tornate a chiedere che il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, tenga un’informativa urgente alla Camera sul caso della fermata “ad personam” del treno Frecciarossa per il ministro Francesco Lollobrigida. I deputati di Fratelli d’Italia, dopo l’intervento del capogruppo Tommaso Foti, si sono opposti e hanno protestato, e in aula a Montecitorio sono susseguiti gli interventi tra grida, applausi e interruzioni. La richiesta di informativa urgente di Salvini è arrivata dal Pd, con la deputata Ouidad Bakkali, a cui si sono associati M5S e Avs. Foti ha espresso “solidarietà a Lollobrigida per la vergognosa campagna mediatica e politica fondata sul nulla”. “La solidarietà dovrebbe esprimerla a pendolari, lavoatori e lavoratrici che subiscono ritardi e non hanno in tasca il numero dei vertici di Trenitalia da chiamare per fermarsi alle stazioni che vogliono” ha replicato il Cinque stelle Riccardo Ricciardi. “La solidarietà dovrebbe andare ai lavoratori dei trasporti che sono stati precettati”, gli ha fatto eco il deputato di Avs Marco Grimaldi. Quella di richiedere un’informativa al ministro competente “è una prassi consolidata: chiediamo semplicemente che si possa avere una versione ufficiale e poi ognuno potrà farsi un’idea”, ha spiegato il deputato dem Federico Fornaro.