Il botta e risposta fra Scanzi e Vespa in diretta tv: “Vittimismo e berlusconismo puro!” IL VIDEO

C'è stato un botta e risposta in diretta ad Accordi e disaccordi tra Andrea Scanzi e Bruno Vespa. Ecco cosa è successo.

Anche ieri sera è andata in scena una frizzante puntata di Accordi e disaccordi. Tra le altre cose, c’è stato un bel botta e risposta tra Andrea Scanzi e Bruno Vespa. Al centro della polemica l’intervento del ministro della Difesa Guido Crosetto che sul Corriere aveva detto: “L’unico grande pericolo per il governo è l’opposizione giudiziaria” e aveva parlato di “riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a ‘fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni’”, paventando la possibilità che prima delle Europee la magistratura agisse con inchieste mirate per colpire il centrodestra. Secondo Scanzi – in libreria con La sciagura (Paper First) nelle parole di Crosetto si ritrova “un déjà-vu enorme, perché sembra di essere tornati al tempo del berlusconismo, dove c’è l’eterna lotta alle toghe rosse, questo nemico indistinto che cerca di tramare su tutto il centrodestra. – ha detto il giornalista – Ci vedo un tentativo intimidatorio nei confronti della magistratura, che va di pari passo con certe riforme, come la Cartabia e la riforma Nordio. – ha proseguito – Io ci vedo anche la paura e la certezza che stia arrivando qualcosa contro la maggioranza e quindi si mettono le mani avanti: ‘Se dovesse arrivare qualcosa, ve l’avevamo detto’. Una sorta di eterno vittimismo“.

La reazione in diretta

Secondo Scanzi questo atteggiamento dimostra che “la Meloni e il suo governo non hanno niente di nuovo. Questo eterno attacco alla magistratura è berlusconismo puro“. Di avviso del tutto opposto Bruno Vespa, in libreria con Il rancore e la speranza (Mondadori) secondo il quale nelle parole di Crosetto “non c’è alcuna novità”: “Borrelli (Francesco Saverio Borrelli, capo del pool di Mani pulite che nel 2002 pronciò la famosa frase: ‘Resistere, resistere, resistere’ contro le leggi ad personam del governo Berlusconi, ndr), quando gli obiettavo che il pool non applicava le leggi, lui mi diceva: ‘Le leggi noi le interpretiamo’. – ha spiegato il giornalista Rai – Questo hanno sempre fatto e questo denuncia Crosetto: nelle assemblee delle correnti di sinistra c’è il timore dell’autoritarismo e quindi il desiderio di andare oltre la volontà popolare. Un magistrato che dice: ‘Io vado oltre la volontà popolare, io difendo il Paese da quello che ha scelto la volontà popolare’, è gravissimo”. In conclusione, per Vespa “quella di Crosetto è una denuncia politica, non un reato da denunciare in procura”.

Condividi sui tuoi social:

Articoli popolari

Articoli più letti

Voce dei Cittadini