Ospite di Massimo Gramellini, Marco Travaglio ha fatto una lucida analisi di quello che è stato questo primo anno del governo Meloni.
Marco Travaglio è stato ospite da Massimo Gramellini a “In altre parole” in tv. Tra le altre cose ha parlato dei veri nemici della Meloni, che secondo il direttore del Fatto la premier “ce li ha in casa”. “Sono i suoi i suoi peggiori nemici. Dai parenti al cerchio magico che si è messa intorno”. Ma quando Gramellini gli chiede perché gli italiani che l’hanno votata ancora non si sono pentiti, Travaglio spiega. “Beh, è normale, ci vuole tempo. A capire chi fosse Berlusconi tanti italiani ci hanno messo vent’anni, Renzi dopo tre e il bluff di Salvini si capì dopo due, nel Conte I. Staremo a vedere quanto ci vorrà prima che i cittadini si accorgano del fallimento di questo governo”. Poi Travaglio aggiunge. “Questi non si sopportano. Tra l’altro ma che hanno fatto in un anno di governo? Quando tu pensi a Conte, solo il primo anno fecero spazzacorrotti, reddito di cittadinanza, etc.” Interviene Gramellini: “Il decreto sui rave…” Travaglio ride.
L’intervento di Travaglio a “In altre parole”
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Ricordiamo che Fratelli d’Italia ha pubblicato una brochure, lunga una trentina di pagine, per raccontare quanto fatto finora nel primo anno di governo Meloni. Nel documento, “L’Italia vincente. Un anno di risultati”, ci sono almeno 12 dichiarazioni in cui Fratelli d’Italia ha commesso un errore o ha omesso di riportare alcuni dettagli importanti. Ad esempio il blocco navale, miseramente fallito da questo governo. C’è stato il record di sbarchi. E adesso con questo accordo con l’Albania rischiamo pure di spendere soldi inutilmente. Qui spieghiamo il perché.
La crescita degli occupati: «Il numero di occupati a luglio 2023 supera quello di luglio 2022 dell’1,6 per cento (+362 mila unità)». Fratelli d’Italia ha omesso però di dire che a luglio 2023, dopo sette mesi di crescita, il numero degli occupati è diminuito di 73 mila unità rispetto al mese precedente. I soldi per l’Emilia-Romagna: «L’esecutivo di Giorgia Meloni si è messo in moto per fronteggiare l’emergenza in Emilia-Romagna, stanziando 4,5 miliardi per la ricostruzione». Se si sommano le risorse contenute nei due decreti-legge approvati dal governo per l’Emilia-Romagna, si ottengono 4,3 miliardi di euro, una cifra vicina a quella rivendicata da Fratelli d’Italia. Il partito di Meloni omette però di dire che un conto sono gli stanziamenti, un altro i soldi effettivamente erogati. A metà agosto, a oltre tre mesi dalle alluvioni le risorse arrivate sul territorio ammontavano ad appena 230 milioni di euro.