Mes, Di Battista a DiMartedì: “È una fregatura!” IL VIDEO

Alessandro Di Battista ha partecipato come ospite alla trasmissione di Giovanni Floris. Ecco di cosa ha parlato.

Come spesso accade, Alessandro Di Battista è stato ospite a DiMartedì. Il dibattito in studio riguardava il Mes, che sta creando non pochi grattacapi al governo Meloni. Floris, in diretta, ha ripercorso l’iter politico del Mes in Italia. Ha ricordato che nel 2011 il governo Berlusconi ha dato il via all’accordo europeo sulla creazione del Mes. Poi con il governo Monti c’è stata la ratifica in Parlamento, mentre nel Conte I c’è stato un negoziato per modificarlo. Cosa farà adesso Giorgia Meloni? Per Alessandro Di Battista “è giusto non cedere sul Mes, è una fregatura. È come quelle discoteche a ingresso libero e poi per uscire sei costretto a pagare la consumazione”.

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Il dibattito sul Mes

Tra l’altro anche ieri alla Camera Conte aveva attaccato Meloni su questo argomento. “Non so perché, ma Meloni quando parla di Mes diventa paonazza, si agita, è scomposta. Forse perché il mes è stato introdotto con un disegno di legge approvato nel 2011 con il Berlusconi IV con Meloni ministro? Se lo ricorda? Come si permette di venire a dire che abbiamo fatto qualcosa in modo non trasparente? Vada a rileggere gli atti parlamentari. Lei è presidente del consiglio, la ratifica è da venire, la decida lei, di cosa ha paura? L’approva o non l’approva? Non ci giri intorno”.

Ho ascoltato in replica un leader di opposizione, non un presidente del Consiglio. E ancora una volta parla di superbonus, ci vuole una bella faccia tosta: mezzo governo lo ha usato, compreso lei. Se lo usate voi vanno bene e se lo usano gli italiani no? Come funziona la vostra politica? Ma vi parlate nel vostro governo? Stanno facendo tutti, nella sua maggioranza, emendamenti per prolungarlo, vi parlate o no?”.

Poi Conte ha invitato la premier ad “adottare i provvedimenti nei confronti dei suoi ministri come Santanchè, Delmastro, Sgarbi” coinvolti in vicende giudiziarie. “Basta con questo degrado istituzionale”, ha detto il leader M5S. Degli incarichi all’interno del suo partito, aggiunge Conte, può parlarne con i suoi come dice lei, “ora è Natale e ne parlerà in famiglia con sua sorella e suo cognato”. Ma “per gli incarichi di governo – grida Conte tra gli applausi dei suoi – deve risponderne all’Italia intera”.

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