Durante l'ultima puntata di Di Martedì sono stati mostrati gli ultimi sondaggi Ipsos sul gradimento del governo da parte degli italiani.
Durante l’ultima puntata di Di Martedì sono stati mostrati gli ultimi sondaggi Ipsos sul gradimento del governo da parte degli italiani. Ebbene, non ci sono buone notizie per l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Il primo cartello mostrato da Floris dice che per il 50% degli intervistati il giudizio sul governo è negativo. Il 39% invece la pensa positivamente, mentre l’11% non sa o non indica. Nel secondo cartello, invece, c’è un approfondimento sul gradimento di Meloni stessa. Ebbene, per il 49% il giudizio è negativo, il 39% positivo e il 12% non indica.
Il crollo del gradimento nei sondaggi
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Tra l’altro Fratelli d’Italia perde consensi da tre settimane e, secondo l’ultima rilevazione di YouTrend si ferma al 28,5%, lasciando sul campo un ulteriore -0,4% rispetto alla settimana scorsa. In ripresa il Pd, che resta il secondo partito alle spalle di Giorgia Meloni: +0,3% rispetto all’ultima rilevazione e 19,6% di consensi. Poco più in basso il Movimento 5 Stelle, al 13,4%. Nel centrodestra la Lega raggiunge il 10% e resta a distanza Forza Italia, ferma al 5,9%. Si assestano al 4% sia Azione che Alleanza Verdi Sinistra. Poco più lontani Italia Viva (2,9%, -0,3%), +Europa (2,2%, stabile) e Noi Moderati (2,0%, +0,2%).
Nella misurazione della fiducia nei leader di partito continua il testa a testa fra Giorgia Meloni (37%, stabile) e Giuseppe Conte (37%, +1%). Dietro di loro migliora la situazione di Antonio Tajani (26%, +1%), Elly Schlein (26%, +1%), Matteo Salvini (24%, +1%) e Carlo Calenda (19%, +1%). Sondaggio svolto con metodologia CAWI tra il 13 e il 14 dicembre 2023 su un campione di 805 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagata per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione ISTAT di residenza. Il margine d’errore è del +/- 3,5% con un intervallo di confidenza del 95%.