Arrivano sui social gli auguri di Giuseppe Conte, leader del movimento 5Stelle. Il pentastellato stila un lungo elenco rivolgendo il suo pensiero “a chi ha lavorato la fine dell’anno. A chi ha passato in solitudine, non per scelta, il trapasso al nuovo anno. A chi non ha avuto nulla o poco da mettere a tavola per festeggiare”. Ma anche “a chi ha commesso errori, li ha riconosciuti e sta pagando per questo. A chi non prova invidia ma si guarda intorno per fare sempre meglio. A chi è caduto ma ha avuto la forza di rialzarsi. A chi conserva il gusto di leggere i classici della letteratura o del pensiero filosofico”. E ancora “a chi viene in Italia con la voglia di studiare, lavorare, e rispetta le nostre tradizioni senza rinnegare le proprie”, passando poi alla fine a augurare un buon 2024 “anche a quelli che non si riconoscono in queste righe, che non la pensano come me”
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Qui il testo completo.
Un augurio.
Un augurio a chi ha lavorato la fine dell’anno.
A chi ha passato in solitudine, non per scelta, il trapasso al nuovo anno.
A chi non ha avuto nulla o poco da mettere a tavola per festeggiare.
A chi ha commesso errori, li ha riconosciuti e sta pagando per questo.
A chi non prova invidia ma si guarda intorno per fare sempre meglio.
A chi è caduto ma ha avuto la forza di rialzarsi.
A chi conserva il gusto di leggere i classici della letteratura o del pensiero filosofico.
A chi non si illude di farsi una cultura navigando in internet.
A chi pur avvertendosi estraneo si sforza di condividere.
A chi viene in Italia con la voglia di studiare, lavorare, e rispetta le nostre tradizioni senza rinnegare le proprie.
A chi non fa di tutta un’erba un fascio, ma usa il cervello per discernere.
A chi alza il bicchiere in compagnia, ma sa porsi limiti.
A chi sa esprimere le proprie emozioni ma è capace anche di gestirle.
A chi è incapace di esprimere le proprie emozioni e non sa che si perde.
A chi, pur forte delle sue convinzioni, sa riconoscere le ragioni altrui.
A chi cerca sempre e comunque il dialogo per risolvere un conflitto.
A chi sa comunicare guardando dritto negli occhi, senza ricorrere ad aggeggi elettronici.
A chi si sacrifica per star vicino a una persona con disabilità e riesce a non disprezzare chi non ha questa ricchezza.
A chi insegue i propri sogni, ma rispetta i sogni altrui.
A chi non giudica gli essere umani come esemplari, ma sa apprezzare ciascuno nella propria singolarità.
A chi non ha paura del silenzio e sa ascoltare il rumore dell’anima.
A chi non passa la vita ad aspettare la persona giusta da amare, ma si gira intorno e ama chi gli è vicino.
Un augurio anche a quelli che non si riconoscono in queste righe, che non la pensano come me.